Tuesday, April 25, 2006

Corallo e Corallari

In tutti i mari del mondo, Oceani e non, sono presenti ben 27 speci di Corallium, di queste solo 5 vivono nell'Atlantico ed una, la più famosa (mi permetto di dire) nel nostro mare: il Corallium Rubrum.

Quest'ultima specie presente nnel Mediterraneo si differenzia dalle altre per la tipica colorazione rossa. Da tempi immemori il corallo è stato pescato ed utilizzato per la realizzazione di gioielli e oggetti di ornamento.

Il Corallo, pur sembrando un minerale, non lo è. Appartiene alla famiglia dei Celenterati. Il corallo si compone di formazioni arborescenti di un corpo molle contente numerose spicole calcaree di colore rosso vivo, che si saldano tra loro sino a formare un corpo solido.

I polipi hanno dimensione di pochi millimetri e sono di colorazione bianca. Questi possono ritrarsi all'interno delle cavità presenti nelle ramificazioni del corallo (in caso di pericolo) oppure estendere i propri tentacoli (otto) per catturare il nutrimento (plancton) presente, in differenti concentrazini, nell'ambiente marino.
Il corallo si riproduce in maniera vivipara od ovipara con larve. La crescita e lo sviluppo del corallo è condizionato principalmente da due elementi: il substrato e la luce. Solitamente il corallo vive all'intero di cavità, o pareti rocciose dove la luce non è diretta bensì in penombra.


In immersione è possibile incontrare formazioni di corallo già dai 20mt. Purtroppo la pesca, talvolta spropositata, lo ha spinto a crescere sino a profondità di 200mt. Le formazioni di corallo, attraverso la ramificazione, possono assumere dimensioni importanti, basti pensare alle barriere coralline. Lo stesso corallo rosso ramificando può formare splendidi intrecci e rami a forma di ventaglio.

I primi pescatori di corallo furono gli arabi, gia nel 698. Quindi i genovesi nel 1153, che stipularono accordi con Tunisi per la pesca del rosso celenterato, seguiti dopo circa quattro anni dai Pisani. All'epoca la pesca era fatta con barche ed attrezzature per "rastrellare" i fondali e raccoglierne i rossi rami di corallo.

Oggi i corallari si immergo a profondità che sfiorano sempre gli 80mt. Le immersioni sono molto impegnative sia per la profondità che per la temperatura dell'acqua, molto bassa, a quelle profondità. La squadra di pesca si compone di due persone. Il corallaro ed il barcaiolo; quest'ultimo fondamentale per l'assistenza in superficie. Al fine di limitare il tempo di disciesa dalla superficie al fondo il corallaro zavora con dei sassi la rete che sarà utilizzata per la raccolta dei rami. Solitamente da 0mt a -80mt il pescatore di corallo impiega un minuto. Mentre in rislita le prime tappe di decompressione sono intorno ai -30mt (teorico limite massimo per le immersioni definite ricreative). Durante la decompressione il corallaro fa salire in superficie un pallone di segnalazione. A questo punto il barcaiolo lancia in acqua un tubo collegato ad una fonte di acqua calda, ed una frusta con un erogatore per consentire la decompressione. Sarebbe improponibile per il corallaro scendere con tutto il gas necessario per l'intera immersione. Mentre il tubo di acuqa calda viene inserito nel collo della muta al fine di riscaldare il sub.

Quindi anche per questo il costo del corallo è altro. Un po' per le regolamentazioni che ne disciplinano la raccolta un po' perchè la componente umana per la sua raccolta è fondamentale.

3 Comments:

At 25/4/06 5:36 pm, Blogger Union-Jack said...

interessantissimo...grazie babba !

 
At 25/4/06 6:27 pm, Blogger Ambisinistro said...

Bellissimo post! Mitico Babba.

 
At 25/4/06 8:39 pm, Blogger Babba said...

Grazie a tutti, ed al Capitano che ha sistemato con il tocco finale l'impaginatura!!

 

Post a Comment

<< Home