Tuesday, August 22, 2006

Due pesi, giustizia "giusta"?

Pongo all'attenzione due casi di cronaca recente, che, a mio avviso, danno una idea dell'arbitrarietà (sconcertante?) della giustizia (italiana?). Le descrizioni dei casi provengono da articoli di giornale e, proprio per questo, devono essere prese con le molle. Ma il dato oggettivo che traspare mi pare sufficiente per una riflessione.

primo caso

Violentata nel bagno di una discoteca a 17 anni. E' successo a una ragazza a Chieti, in Abruzzo. Il presunto aggressore, un algerino 22enne, l'ha trascinata in un bagno del locale, abusando di lei indisturbato. "Urlavo ma nessuno mi sentiva. Era la seconda volta nella mia vita che andavo a ballare", ha detto la ragazza. L'uomo è tornato in libertà dopo essere stato arrestato. Per il gip non ci sarebbe pericolo di fuga.
Abderramane Lazerec è un cittadino algerino giunto in Italia nel 2001 con un permesso di soggiorno per motivi di studio. Nella notte tra sabato e domenica ha conosciuto la ragazza sulla pista della discoteca "Stellario" e l'ha convinta a seguirlo nel bagno dove poi l'ha immobilizzata violentandola. La ragazza, dopo la violenza, ha avuto la forza di avvisare il 118 e ha raccontato agli agenti intervenuti quanto accaduto. A solo un'ora dalla denuncia sono scattate le manette ai polsi del giovane, trovato a casa di alcuni amici, suoi connazionali, dove si era nascosto. A incastrarlo pare siano state alcune tracce organiche trovate sui suoi abiti che dimostrerebbero in maniera inequivocabile le sue responsabilità.
Questo il link:

secondo caso
Il parroco di Oriolo Romano, nella provincia di Viterbo, don Massimiliano Crocetti, 36 anni, è stato arrestato dalla polizia. Accusato di atti osceni commessi nei confronti di alcuni minorenni che frequentavano la parrocchia, il sacerdote si trova agli arresti domiciliari in un luogo sconosciuto che gli investigatori non hanno rivelato. Incredula la comunità di fedeli che apprezzava il prete per il suo attivismo.
Don Crocetti stava a Oriolo Romano dal 2004. In precedenza era stato destinato dalla diocesi di Viterbo, come vice parroco, a Vetralla. Sconcerto nella popolazione di Oriolo Romano, 3.500 anime. I parrocchiani stimavano in particolar modo il sacerdote, noto per le iniziative organizzate dalla parrocchia di San Giorgio Martire, patrono del paese, soprattutto rivolte ai giovani. La Curia ha incaricato un legale di Viterbo, Severo Bruno, di occuparsi della difesa del sacerdote, mentre la famiglia, residente a Montefiascone, ne ha nominato un altro di propria fiducia. "Non conosco ancora gli atti - ha detto Bruno - quindi non sono in grado di fare alcuna dichiarazione". Solidarietà e sgomento sono stati espressi dal vescovo della diocesi di Viterbo, Lorenzo Chiarinelli. "Provo sentimenti di profonda amarezza, profondo dolore e grave sconcerto. Per potermi esprimere compiutamente sui fatti contestati a don Massimiliano Crocetti - ha detto il vescovo - devo conoscere gli elementi su cui si basa l'accusa".
Questo il link:

banale riflessione
Premesso che
  1. se il sacerdote è colpevole, deve finire in galera e non in un qualche monastero topsecret a riflettere sui suoi peccati,
  2. se l'algerino è innocente e, quindi, la ragazza ha mentito per qualche strana ragione, in galera ci deve finire lei,

mi domando perchè

  1. un sacerdote italiano facilmente identificabile, conosciuto (almeno dalla curia e dal sindaco del paese) e stimato (così dice l'articolo!?) è stato giustamente confinato agli arresti domiciliari (perchè considerato pericoloso? perchè poteva fuggire? perchè poteva reiterare il crimine?),
  2. un algerino con un permesso di soggiorno, quindi, senza cittadinanza italiana, quindi, un signor nessuno per le nostre anagrafe, che non ha la visibilità e l'identificabilità di un sacerdote è stato rimesso in libertà (perchè non considerato pericoloso? perchè non poteva fuggire? perchè non poteva reiterare il crimine?)

e con questa curiosità me ne vado a dormire...



5 Comments:

At 24/8/06 11:24 pm, Blogger Babba said...

Forse sono stupido, o non ci arrivo...ma è un po' che mi interrogo sul funzionamento della giustizia. All'universiatà non ho mai amato gli esami di diritto...sarà per questo?? Ma a me sembra che funzioni al contrario. A chi nn è in regola, exra (qualcosa) o la fa veramente grossa...nn succede nulla. Ma stai sicuro che se io mi scordo di fare la revisione o ho bevuto un limoncino mi fanno un mazzo che nn finisce più!
Tenendomi la curiosità vado a letto anche io!

 
At 25/8/06 10:14 am, Blogger Ambisinistro said...

Infatti, Babba. La cosa che mi lascia perplesso non è il fatto che abbiano arrestato il sacerdote presunto pedofilo, ma il fatto che abbiano liberato un violentatore quasi certo. Secondo l'articolo, le tracce organiche lo incastrerebbero... Potrebbe anche darsi che la ragazzina, di 17 anni, lo abbia approcciato come dice lui, forse "provocandolo", e che, alla fine, lei si sia resa conto di quello che stava accadendo, ma troppo tardi. Forse, all'algerino ha preso troppo la "mano", la ragazza non voleva andare più in la di un tot, e l'algerino si è incavolato ed è andato avanti lo stesso. In tutti questi casi, si configurerebbe l'ipotesi di violenza carnale.
Volendo scagionare l'algerino dalla violenza carnale e supponendo falsa la testimonianza della ragazza, ricordiamo che in Italia è reato per un maggiorenne avere rapporti sessuali con una minorenne, anche se, nel caso considerato, il fatto che la minorenne abbia 17 anni fornisce alcune attenuanti all'algerino.

Bah...

 
At 28/8/06 11:43 pm, Blogger Babba said...

Rflessione pre-branda sulla giustizia. Perchè una ragazza giovane ha perso un piede a causa di un incidente causato da un immigrato, clandestino (origine Moldava per la cronaca), su cui già pendono un paio di espulsioni ed una lista di reati lunga un rotolo di cartaigenica......Come faceva una persona così ad essere al volante di un'autovettura?

 
At 29/8/06 8:22 pm, Blogger Ambisinistro said...

Forse, invece di farlo rimpatriare, si sono limitati a farlo rincasare...

Vaccaboia. Intanto, lei il piede non ce lo ha più...

 
At 3/9/06 4:27 pm, Blogger Ambisinistro said...

Quindi, fedone, sei più per la castrazione meccanica che per quella chimica? Io preferisco il contrappasso: farei provare loro amplificato quello che hanno provato le loro vittime, magari, facendoli violentare da un ippopotamo in sgurgiula... Bastardi loro, ma colpevoli anche i giudici. Anche se approvano una legge a favore della castrazione chimica e poi la applicano in modo iniquo non cambia nulla...

 

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