Tuesday, May 30, 2006

I blogger come giornalisti

Mentre Apple perde la propria causa, il Tribunale statunitense stabilisce che chi scrive sui blog ha gli stessi diritti di segretezza delle fonti come per chi opera sulla carta stampata.

Il caso dei blogger che fu sollevato circa due anni fa da Apple, è arrivato a una svolta non certo positiva per la Mela. La casa di Cupertino, ricordiamo, intentò una causa nel 2004 contro due siti - PowerPage e AppleInsider - per aver diffuso all'interno dei loro blog notizie riservate circa un prodotto (Asteroid) che non era ancora stato ufficializzato sul mercato. Apple chiedeva al service provider dei siti di poter avere accesso ai messaggi email attraverso cui risalire alle fonti di tali indiscrezioni. Il desiderio della Mela era quello di costringere i due siti, e i loro provider, a comunicare gli indizi necessari ad individuare la fonte interna delle notizie. Ma in gioco alla corte d'appello della California c'era molto di più. C'era il diritto dei blogger ad essere tutelati dal primo emendamento tanto quanto i giornalisti.
Da oggi, grazie a questa sentenza, i blogger statunitensi sono liberi di pubblicare le loro notizie così come accade sui magazine ed essere quindi un vero giornalista.
Non funziona però così in Italia, dove in questi giorni è stato condannato per diffamazione tramite blog Roberto Mancini (ex vice presidente dell'Ordine dei Giornalisti della valle d'Aosta), che in poco più di un anno è riuscito a registrare oltre 80mila contatti nel suo blog.

Per chi si è accostato da poco alla blogosfera, e per chi ne fa parte attivamente, una nota andrebbe fatta sulla diatriba aperta tra giornalisti e blogger, sui punti di contatto tra i due mondi e sulle diversità che ne caratterizzano il loro antagonismo. Bello questo stralcio tratto da Zeusnews:
...

I blog riproducono e commentano l'informazione, e sono spesso delle formidabili e criticissime rassegne stampa gratuite e ragionate. Ma sono anche sempre più fonti per la stampa, blog settoriali, sindacali, politici e tecnici: portano nuove notizie, permettono di tastare il polso dell'opinione pubblica, di scoprire in tempo reale tendenze e fenomeni di costume, priorità e attenzioni privilegiate dell'opinione pubblica, che con la loro crescita tumultuosa stanno iniziando a formare e orientare.

I blog devono essere letti da giornalisti non chiusi in torri d'avorio; ma spesso i giornalisti scrivono i loro blog sfoggiando una libertà e un'indipendenza maggiori che nel loro lavoro quotidiano, dove magari non possono permettersela.
...
La forte chiusura del giornalismo alla vecchia maniera, secondo il mio modesto parere, nasce dalla paura di una divulgazione e condivisione dei contenuti che stenta ad assoggettarsi al potere editoriale e politico; ne è la prova la censura planetarie esercitata da regimi, come quello cinese, la cui censoria ragnatela ha incatenato anche BigG.

Allora visto che siete su di un Blog ..... commentate!



Via | ziobudda.net

Monday, May 29, 2006

Il teatro di Sabbath, Philip Roth

Chiunque abbia un po' di cervello sa di essere destinato a condurre una vita stupida perchè non ne esistono di altro genere.

Questa è una piccola esca per tutti coloro che hanno voglia di farsi un viaggio letterario nella perversione umana, nello strazio e nella lussuria degli eccessi, nella magia della letteratura di Philip Roth, uno dei migliori scrittori americani contemporanei.
Il libro in questione è IL TEATRO DI SABBATH (ed. Einaudi), del 1995, il cui protagonista, Mickey Sabbath, sessantaquattrenne ex burattinaio (burattini, non marionette!) ebreo rappresenta in pieno l'anti eroe, quanto di più lontano di aspetteresti da un uomo alla soglia della terza età. Senza pudore, libertino senza pace interiore, dotato di un sarcasmo tagliente che non risparmia nessuno, mogli comprese, tranne l'amatissima Drenka, la sua amante slava, la cui morte dà il la per un viaggio a ritroso nel torbido passato di Sabbath.
La scrittura di Roth è come sempre al di là di ogni ragionevole dubbio: è unica la sua capacità di presentare i personaggi, di trascinare il lettore inconsapevole da un piano narrativo all'altro, dal presente al flash back, dalla voce del narratore a quella del protagonista; così come unico è il dono che fa al lettore di storie di ordianaria e quotidiana follia interiore, spesso inespressa, a volte solo intuibile, in questo caso addirittura teatrale.
Leggetelo! Dopo le prime 50 pagine al limite della pornografia (che per alcuni può essere un pregio) si apre uno scenario interiore della cui scoperta non si può più fare a meno!
Il libro ha vinto il National Book Award.
Chiaramente Sabbath aveva il tocco magico, l'aspetto, la parlantina, quel non so che di deragliato, sfranto, repellente che colpisce la gente così in fretta da indurli a tacitarlo in qualche modo pur di riuscire a guizzar via veloci e non vederlo nè sentirlo mai più.


La struttura molecolare del Blog

Scritto in AJAX, questa applicazione analizza l'indirizzo internet inserito nell'apposito campo e, in base ai tag delle pagine html fornite e pubblicate, genera uno spettacolare grafico mostrandovi la struttura di relazioni molecolari delle pagine e dei link analizzati.
Qui un esempio del risultato inserendo la pagina del Diario del Capitano...



What do the colors mean?
blue: for links (the A tag)
red: for tables (TABLE, TR and TD tags)
green: for the DIV tag
violet: for images (the IMG tag)
yellow: for forms (FORM, INPUT, TEXTAREA, SELECT and OPTION tags)
orange: for linebreaks and blockquotes (BR, P, and BLOCKQUOTE tags)
black: the HTML tag, the root node
gray: all other tags


Friday, May 26, 2006

Serata Slow

I Regaz dell'Enoteca Parenti, in quel di Castel S. Pietro, mi segnalano per posta elettronica, e indirettamente tramite il feed del loro blog, una serata Slow (Food, ovvio) che ha per tema l'accostamento di un famoso passito e di alcuni prodotti della nostra zona. Leggete e meditate ...meditate ...meditate ....basta adesso altrimenti vi stancate troppo!
Castel S. Pietro è famosa anche per un bel campo da golf a 18 buche (....e non solo), ho visionato con i miei occhi, non male. Per chi fosse interessato si può unire il dilettevole al dilettevole.

8 GIUGNO 2006 GIOVEDI’ ORE 21,00
La Città del Miele incontra il Formaggio e l’Albana Passito.
Un incontro tra gli alimenti che meglio si sposano tra di loro.
La tradizione di apicoltori da tempo radicata a Castel San Pietro offre una produzione di grande livello che vogliamo presentare insieme ad altre tradizioni gastronomiche castellane, dalla produzione casearia, alla produzione enologica con un prodotto l’ Albana Passito che non sfigura al fianco di questi altri prodotti gastronomici.
Di fronte all’ Enoteca Parenti, Via dei Mille 8, alle ore 21,00, svolgeremo una degustazione di prodotti di questa tipologia con la partecipazione di alcuni produttori.
Interverranno la Sig.ra Paola Piana dell’ Apicoltura Piana, produttrice ed esperta di mieli.

Il Sig. Marco Branchini dell’ Azienda Agricola Branchini ed
il Sig. Vittorio Navacchia dell’ azienda Tre Monti produttori di vini di qualità
Il Sig. Massimo Matteo del omonimo Caseificio Matteo con i suoi formaggi.

La prenotazione è obbligatoria e potrà essere effettuata presso l’Enoteca Parenti, tel: 051-948464 o tramite email: enoteca@parenti.com .
Costo della serata : € 22,00
Soci Slow Food € 18,00

Wednesday, May 24, 2006

Marco....



Anche per quest'anno il Giro d'Italia, storica competizione ciclistica che percorre tutto il territorio nazionale, sta volgendo al termine.
Sembra ormai chiaro lo strapotere di Ivan Basso sempre più lanciato verso la vittoria, ma prorpio queste ultime battute riservano le sorprese
più grosse: i "giganti " le montagne e le cime impossibili!
Oggi, 24/05/06, visionando alla tv la ricognizione dei tracciati di gara è stato inevitabile non correre con la memoria a colui ke è stato il dominatore di quelle
cime: MARCO PANTANI.
Impossibile dimenticare i suoi allunghi , i suoi scatti dettati dal ritmo costante delle sue pedalate potenti che sfinivano nel fisico e nell' animo gli avversari al seguito.
Come dimenticare la caratteristica smorfia di fatica e sofferenza dipinta sul suo volto nell' affrontare quelle maestosità della natura . La stessa sofferenza che accompagnava il tifo degli appassionati che con le loro urla ai bordi delle strade lo spingevano su in alto verso i traguardi impossibili, verso i successi a braccia alzate al cielo.
Poi purtroppo la macchia oscura del doping (vicenda ancora non del tutto chiara) su quella maglia da ciclista sino ad allora candida e sporcata solo dal sudore delle pedalate. Il conseguente ritiro dalle competizioni che lo ha portato a rinunciare a tutto quello che aveva di più caro e che lo ha condotto nella disperazione della droga e della solitudine , rifiutando qualsiasi aiuto da quel mondo nel quale ha sempre creduto e che poi lo ha tradito sbattendolo sui giornali come immagine sporca del ciclismo mondiale! ( forse troppo!).
Il 14 febbraio del 2004 avevo festeggiato San Valentino in un ristorantino a Ferrara, tornando a casa la radio annuncia la morte del campionissimo e un groppo mi ha attanagliato la gola e gli occhi si sono inumiditi, non volevo crederci!
Nei giorni a seguire i cilisti affronteranno cime impossibili come il Mortirolo, lo sterrato spaccagambe del PLAN DE CORONES ed in fine il mostro: il Gavia. Le cime di MARCO, dove sono rimasti i ricordi di tanti tifosi appassionati di questo sport , di questo grande atleta.
Che bello sarebbe vederlo sbucare in fondo al gruppo con il suo ghigno di sofferenza, superare e staccare i favoriti, pedalare su e su ancora , sempre più su fino a vederlo scomparire all' orizzonte prendendosi l' ennesima rivincita su tutti ribadendo il suo potere nel suo regno, le montagne!

C'è una canzone che Gino Paoli ha dedicato a Coppi , ma se la ascoltate con attenzione vi sembrerà di rivivere le gesta del PIRATA: una canzone per 2 campionissimi che, in epoche diverse, hanno fatto sognare una intera nazione.


"SONO STATO UMILIATO PER NULLA... ANDATE A VEDERE COSA E’ UN CICLISTA… e quanti uomini vanno in mezzo alla torrida tristezza per cercare di ritornare... Mi sento ferito e tutti i ragazzi che mi credevano devono parlare. Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo".

MARCO PANTANI .

Vamolà PIRATA, nonostante tutto, io ho sempre tifato per te!




Tuesday, May 23, 2006

ePrivacy e... l'Oscuro Signore dei Sith!

Continuando nella categoria ePrivacy, mi riallaccio al post sull'operato dell'associazione No1984.org (potete trovarlo qui) e pubblico un estratto dell'articolo di stamane su Punto-Informatico, coerente con quanto abbiamo già discusso sul blog e anche divertente per quanto riguarda l'aspetto goliardico con cui gli organizzatori del Big Brother Award hanno voluto caratterizzare l'evento.

Firenze - C'era un certo affollamento venerdì e sabato scorso a Palazzo Vecchio, nel capoluogo toscano, alimentato da un convegno ePrivacy che anno dopo anno raccoglie sempre maggiore interesse, un evento durante il quale sono stati consegnati i Big Brother Awards Italia 2006, i premi dedicati a persone e tecnologie che hanno avuto un ruolo nell'erosione degli spazi della privacy nel corso dell'anno passato.

E quindi, dopo le numerose relazioni del convegno, si è tenuta la cerimonia di premiazione ormai consueta per ePrivacy, che ha conosciuto un momento di assoluto silenzio e tensione con l'ingresso nella sala dell'Oscuro Signore dei Sith Darth Vader (vedi foto), presentatosi per ritirare i quattro premi negativi che i vincitori hanno preferito non ritirare personalmente. Darth Vader ha anche cercato di spaventare la folla con la sua spada laser ma è stato prontamente fermato da un prode che lo ha affrontato in duello.

Clicca per ingrandire Il premio positivo Winston Smith - Eroe della Privacy assegnato a Stefano Rodotà nel 2005, è stato vinto dall'organizzazione No1984.org , distintasi per la sua attività di informazione e contrasto del Trusted Computing.

"Si può dire - spiegano a Punto Informatico i promotori del Big Brother Awards - che il Trusted Computing l'abbia fatta da protagonista. Ha infatti ricevuto il titolo di tecnologia più invasiva e il Trusted Computing Group, l'associazione di grandi produttori informatici che sviluppa le specifiche di quella tecnologia, ha vinto il premio quale peggior ente privato".

"Il nemico più terribile per la privacy in Rete dell'immediato futuro - continuano - è stato identificato senza incertezze, almeno dal popolo della Rete. Speriamo che la consapevolezza risalga verso una classe politica ancora poco attenta all'opinione degli elettori sulle grandi scelte tecnologiche".

Seguendo il link al titolo troverete le motivazioni dei premi:
  • Premio "Bocca a stivale" vincitore: Enzo Mazza (F.I.M.I. - Federazione dell'Industria Musicale Italiana)
  • Premio "Minaccia da una vita" vincitore: Mauro Masi (Presidenza del Consiglio)
  • Premio "Peggiore ente pubblico" vincitore: Ufficio del Garante della Privacy
  • Premio "Tecnologia più invasiva" vincitore: Trusted Computing (ex Palladium)
  • Premio "Peggiore azienda privata" vincitore: Trusted Computer Group
  • Premio "Winston Smith - eroe della Privacy" vincitore: No1984.org
  • Premio "Lamento del Popolo": nessuno




Sunday, May 21, 2006

GIGI MERONI : quando il calcio era un sogno!

E'stata di questi giorni la riccorrenza del tragico incidente che sulla collina di superga che cancellò dagli almanacchi del calcio l'intera squadra del "GRANDE TORO".
Riallacciandomi alla storia di questa gloriosa sociètà la mia intenzione era quella di ricordare un personaggio che militò dal 1964 al 1967 nelle file del TORINO.
Avete ragione non ho detto calciatore , ma PERSONAGGIO!
Luigi Meroni(Como, 24 febbraio 1943 - Torino, 15 ottobre 1967) fu la ventata di nuovo e di rivoluzionario nel calcio italiano di quel periodo. Il fisico esile, lo scatto bruciante, il dribbling stretto,discreto pittore nella vita dipingeva sul campo perle di gioco inimitabili, il giocare costantemente con i calzettoni abbassati (il regolamento non lo permetteva) ne facevano uno dei talenti più stravaganti e anticonformisti degli anni sessanta .

Si distingueva anche al di fuori del campo dove era sua abitudine sfrecciare a bordo di macchine sportive e, come molti giovani all'epoca, ascoltava musica beat e jazz. Il suo modo fuori dal comune di vestire,ispirandosi a tutto tondo al mondo beat,ne tracciavano anche un carattere e un modo di essere che erano costantmente oggetto della curiosità e dell'attenzione dei media dell'epoca (indimenticabile la foto in cui era ritratto a passeggio nel centro di Torino con al guinzaglio una gallina!). Fece scalpore anche la sua scelta di accompagnarsi con una ragazza che all' epoca lavorava in un luna park e non, come spesso accadeva tra i giovani talenti dello sport, con una starlette del mondo dello spettacolo. Anche la sua casa rendeva conto del suo modo di essere al di fuori di ogni schema: aveva occupato una mansarda in centro a Torino preferendola a ville e sontuosi appartamenti. Molti di questi atteggiamenti che lo spingevano ai confini del comune pensare della società dell'epoca lo rendevano alla vista dei media un ribelle.

Vuoi per il comportamento (molto meno autodistruttivo), lo stesso numero di maglia (Meroni giocava indossando la maglia numero 7), il modo di giocare ed il fisico, le stravaganze nella vita di tutti i giorni era facile accostarlo a quel grande campione, genio e sregolatezza di quei tempi che si identificava sotto il nome di George Best, leggenda del MANCHESTER UNITED.
Purtroppo anche la tragica morte li accumuna: Best muore a sessanta anni dopo una lunga battaglia contro l' alcool che cominciò all' età di 20 anni; Meroni morì in una via del centro di TORINO TRAVOLTO prima da un auto che lo scaraventò nella corsia opposta dove venne investito dall' auto ( ironia della sorte ) dell' ex presidente del Torino Attilio Romero.
Ancora oggi al termine di importanti manifestazioni sportive che coinvolgono la squadra del "TORO " non manca mai un mazzo di fiori nel luogo dove il destino crudele mise fine alla sua parabola agonistica di uomo e calciatore in un mondo del calcio ancora semplice che faceva sognare, ben lontano da tutte le magagne dei giorni nosrti. Morì all' età di ventiquattro anni.

CIAO MERO!


Friday, May 19, 2006

Cantine Aperte, 28 maggio 2006.

Domenica 28 maggio 2006, 1000 aziende del Movimento Turismo del Vino pronte ad accogliere un Milione di enoturisti.

“Cantine Aperte è un giorno di grande festa durante il quale tutta l’Italia del vino si unisce - afferma Chiara Lungarotti, Presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino – ed è l’evento che ha fatto conoscere l’enoturismo in Italia. Se oggi sono 4 milioni i protagonisti attivi del Turismo del vino è grazie all’impulso delle aziende socie del Movimento, impegnate da tempo nella valorizzazione dei loro territori, nella trasmissione delle loro conoscenze e della cultura dell’accoglienza in cantina, tutti i giorni. Ma valutando la realtà dei risultati raggiunti, possiamo dire di essere nella fase iniziale di sviluppo di un settore che ha potenzialità di crescita evidenti e straordinarie. Oggi il mix fatto da Vignaiolo, Vino e Territorio rappresenta il vero valore aggiunto, essenziale, affinché si sviluppi la consapevolezza sul ruolo economico che nel nostro Paese può avere il turismo del vino di qualità”.

Da Aosta a Marsala, dal Collio al Salento, saranno quasi mille le cantine che domenica 28 maggio 2006, dalle 10 alle 18, accoglieranno gli enoturisti tra vigneti, botti e barriques, in occasione di Cantine Aperteâ, la grande festa del vino e dei suoi protagonisti, creata ed organizzata da 14 anni dal Movimento Turismo del Vino.

Cantine Aperte è l’occasione esclusiva per di vedere dove nasce il vino italiano, per vivere da dentro i vigneti ed i territori che ne sono caratterizzati: tante le iniziative collaterali che arricchiscono il programma, eventi sviluppatisi nel tempo sulla scia del grande successo della manifestazione che porta nellE cantine del Movimento Turismo del Vino, in un solo giorno, oltre un milione di visitatori. Regione per regione il Movimento Turismo del Vino propone programmi unici, fortemente legati alla tradizione territoriale, sia dal punto di vista delle produzioni tipiche, dei vini, delle tradizioni popolari che animano le vie e le piazze dei borghi, arricchendo un programma sempre legato al tema centrale della giornata: la cantina aperta. Tutte iniziative che trasformeranno le cantine italiane, in ogni regione, nel punto d’incontro di chi ama il vino.

Cantine Aperte, fedele al suo slogan “Vedi Cosa Bevi”, si conferma momento di raccolta di entusiasmo, grazie al pubblico che anima l’evento, in gran parte giovani desiderosi di essere protagonisti delle proprie scelte. Nei calici di vetro sarà versato il meglio dell’enologia italiana, raccolta in un’immensa carta dei vini ricca di oltre 5000 etichette, sintesi di un binomio straordinario ed unico fatto da Cantina e Territorio, con le aziende del Movimento Turismo del Vino uniche protagonista vere di Cantine Aperte â e simbolo di eccellenza.

Per conoscere gli eventi correlati organizzati dalle cantine vedi NEWS REGIONALI, clicca sul titolo del post.

INFORMAZIONI:
MOVIMENTO TURISMO DEL VINO,
tel. 0432.26339, www.movimentoturismovino.it

Thursday, May 18, 2006

Magnum P.I. e la sua Ferrari: chi fu la rossa?

Favoloso il post di autoblog.it sul personaggio che ha accompagnato i pomeriggi di molti di noi, sto parlando dei più anzianotti ovviamente. Immancabili le discussioni sulla Ferrari del più "squarcione" P.I. della TV che hanno tenuto banco negli adolescenziali pomeriggi estivi e durante le pause alle superiori. Una cosa tira l'altra ed i particolari da imitare erano tanti, Ferrari a parte che rimaneva un sogno e niente più; dal mitico cappellino dei Detroit a quello dei reduci di Da-Nang, al Rayban con parasudore ed astine pieghevoli, alla versione da regata con alette parasole e, in ultimo, l'immancabile pollo di plastica sempre nel posto sbagliato al momento sbaglialto.
Rimane ancora nella mia fantasia, come dilemma irrisolto, il fatidico quesito: chi è Robyn Master? A voi le ipotesi.....


La domanda è sorta durante un dibattito tra Ferraristi (ma certamente molti dei 'lettori' di autoblog se lo sono chiesto molte volte): quale fu la Ferrari che accompagnò Tom Selleck nelle sue avventure?

Nella storia della fortunata serie televisiva (ospite in una favolosa villa alle Hawaii con accesso alla cantina dei vini, professione 'freelance', un amico con l'elicottero e uno direttore di un esclusivo club dell'isola e, soprattutto, una Ferrari da guidarsi tutti i giorni: quanti non sognerebbero una vita simile?), Thomas Sullivan Magnum guidò almeno tre modelli dei quali si conoscono anche i numeri di telaio: una 308 GTS del 1979 (29109), una 308 GTSi dell'81 (34567) e una 308 GTS Quattrovalvole dell'84 (57685).

Per le riprese venivano usate dalle tre alle cinque vetture, impiegate a seconda della tipologia della scena (c'è chi afferma che nelle scene più impegnative non venissero utilizzate auto originali). Si racconta che a causa dell'altezza del protagonista il sedile era conformato in modo da assicurargli una posizione che non fosse troppo sacrificata (per esempio, il piano di seduta fu eliminato). Lo stesso Tom Selleck, in un'intervista del '97, dichiarò che la prima delle Ferrari utilizzate per il telefilm aveva una frizione modificata da corsa, piuttosto difficile da utilizzare. Al termine della serie, tutte le auto furono messe all'asta e vendute (Larry Manetti, il Rick "Orville" di Magnum P.I. ne acquistò una e la rivendette a sua volta).

Qualche mese fa l'argomento "Magnum" tornò alla ribalta in merito alla possibile realizzazione di un remake; questa volta, però, Magnum P.I. avrebbe potuto essere al volante di una Enzo! Il clamore si spense presto e a tutt'oggi non è mersa nessuna novità di rilievo. Il motivo, evidentemente, è chiaro: la Enzo avrebbe dovuto essere quantomeno una "GTS"! Ma a questo punto, l'interrogativo è d'obbligo: sarebbe giusto permettere a Thomas di fare lo "sborone" con la Enzo o non sarebbe meglio affidargli una più normale F430? Spider, però!



Per inciso, gli occhiali che porta al collo Magnum nella foto sopra non vi ricordano la versione analoga da "ghiacciaio" che indossava...ehmm...scusate, volevo dire, che ha tentato di indossare il Cyngioster sotto la Marmolada quasi 15 anni fa?

Wednesday, May 17, 2006

La terra vista dall'alto sul vostro desktop....e altri gadgets!

Se siete alla ricerca di un tool speciale per il vostro desktop che aggiorni l'immagine di sfondo, probabilmente Desktop Earth 2.0 farà al caso vostro.
Non stiamo però parlando di immagini qualunque, ma di foto scattate dai satelliti della NASA, con in più la speciale caratteristica di aggiornarsi in base all'ora del vostro computer e vedere la terra dall'alto.
Giorno e notte dunque si alterneranno e vi mostreranno le nazioni illuminate dal sole o artificialmente.

Veramente speciale e per gli amanti di questo genere di tool è decisamente imperdibile.
Ad un ritmo prederminato che voi deciderete, il software si collegherà ad un server per prelevare immagini ad alta risoluzione (2560 x 1280).
Selezionate mese e nuvole e crederete si ere collegati direttamente con lo spazio, in quanto la simulazione è incredibilmente reale.

Le foto sullo schermo, anzi sul salvaschermo. L'idea viene dalla Cellar Door Software) che ha aderito a uno dei principi del web 2.0, il mashup [definizione su Wikipedia] e cioè combinare più servizi di siti diversi per creare qualcosa di nuovo e, si spera, utile.
l risultato questa volta si chiama Slickr uno screensaver gratuito per Windows che mostra sullo schermo del Pc nei momenti di inattività invece che pesci tropicali o scritte tridimensionali, immagini pescate da Flickr. Mezzo proiettore e mezzo salvaschermo, Slickr per funzionare richiede Windows Xp, il Framework .NET 1.1 e naturalmente una connessione internet. Il software può attingere a vari tipi di immagini: quelle di un utente specifico, di un gruppo o anche tutte quelle presenti sul server che abbiano un determinato tag, ad esempio foto di gatti o di automobili o ancora paesaggi

Un'altra applicazione per il vostro amato desktop è John's Background Switcher; che cosa fa?
Molto semplice, attinge al database di Flickr e carica a vostro piacimento, ad intervallli regolari e configurabili, le foto più interessanti del giorno o semplicemente quelle del vostro User preferito, come quelle di Starpitti per esempio. (previo rilascio dell'autorizzazione chidendo al sottoscritto o iscrivendovi gratuitamente e ottennedo così i permessi in autonomia).

Per i più smaliziati nell'arte del Look and Fell propongo un tour su CristalXp.net,
comunità virtuale che ha lo scopo di scambiare e proporre temi e personalizzazioni per il vostro desktop. Da provare... personalmente uso da qualche mese il pacchetto di visualizzazione Vista ispirat. Semplice ed intuitiva l'installazione, anche se chiede alla ram un pò di spazio per far girare 2 servizi in background. Provare per credere.


Ovviamente il software è tutto rigorosamente aperto e gratis.


Friday, May 12, 2006

...Bufera nel pallone...riflessioni


Tutto comincia con Big Luciano (mica il Tenore) e la Vecchia Signora e giu' ad infamare ancora memori del caso doping e del Dr. Agricola. Poi saltano fuori Michele Padovano (?) e Gianluca Vialli (!), il primo coinvolta in traffico di droga dalla Spagna e dal Marocco mentre il secondo per uso - subito negato- di cocaina.
Non da ultimo viene menzonato Gigi Buffon (IL PORTIERE DELLA NAZIONALE, mica pizza e fichi!!!!!) avrebbe arrotondato, e qui il condizionale è d'obbligo visto che tutti sono innocenti fino a prova contraria, il gia' lauto stipendio con delle scommesse non del tutto lecite.

Molto maliziosamente viene da pensare che sia l'ambiente juventino ad essere "malsano".....io l'ho fatto ma poi mi sonop dovuto ricredere...Lazio, Fiorentina, Milan (e qui bisogna ricordare che il Milan retrocesse in serie B per una storiazza di calcio scommesse, era la stagione 1979/80) ......sembrerebbe una pratica ben stabilita.

Chi ne esce comunque sconfitto è il gioco del calcio che perde credibilita' e trasparenza...Ha ragione Flavio Briatore quando dice che per molti si è infranto un sogno: il gioco del calcio, la passione degli italiani e la nemesi delle italiane....con che coraggio si va al mondiale se sorge il dubbio che alla fine qualcuno se l'e' gia' messo in tasca.

Il gioco è diventato business e nessuno ci sta a perdere...passino pure gli Abramovich (il Chelsea ha vinto la sua seconda Premier Legue consecutiva) che spendono e spandono e i Moratti che spendono ma non vincono mai (lapsus! vincono solo Coppe Italia!).

Personalmente sono disgustato e tutta la mia comprensione va a chi tutte le domeniche va allo stadio nella speranza di vedere uno spettacolo LIVE e non qualcosa di realizzato ad hoc secondo un copione prestabilito.

Evidentemente Mani Pulite non ha insegnato nulla...altro ambiente, stessa storia.

Wednesday, May 10, 2006

Un Picasso da 95 milioni di dollari

Il secondo quadro più costoso della storia è stato battuto all'asta a New York da Sotheby's.
Sono ben 85 milioni i milioni di dollari spesi da un anonimo collezionisra, che diventeranno 95,2 milioni compresi i diritti d'asta.
Si tratta di un ritratto eseguito nel 1941 da Picasso raffigurante la sua amante Dora Maar.

Il record mondiale per il quadro più costo spetta ad un altro Picasso, 'Ragazzo con la pipa', venduto per 104,2 milioni di dollari venduto all'asta da Sotheby's a New York nel maggio 2004. Con la nuova straordinaria aggiudicazione, 'Ritratto di Dora Maar con il gatto' prende il posto del 'Ritratto del dottor Gachet' di Vincent van Gogh, finora il secondo quadro più caro della storia con 82,5 milioni di dollari battuti nel 1990.
Eseguito nel 1941, nel periodo di più forte intensità della relazione tra l'artista e Dora Maar, questo grande ritratto (130 per 97 cm) è considerato uno dei più belli tra quelli realizzati da Picasso nel periodo cubista. Appartenente ad una collezione privata dal 1963, l'opera non era stata più presentata in pubblico da 40 anni.

Picasso realizzò numerosi ritratti della sua musa nel corso della loro relazione durata dieci anni. L'ultimo ritratto dell'amante venduto ad un'asta risale al 1999, quando la tela «Femme assise dans un jardin» (1938) fu battuto a New York per 49 milioni di dollari. Nella stessa asta Sotheby's ha venduto altre opere di Picasso, tra cui la tela 'Arlequin au baton' per 10 milioni di dollari. La stagione delle aste primaverili a New York si è aperta martedì sera con la casa Christiès che ha aggiudicato una tela di Vincent Van Gogh, 'L'Arlesienne, Madame Ginoux' (1890), per 40,3 milioni de dollari.


Via | Deluxblog

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

COMUNICATO STAMPA

Non volevo esordire nel Blog in questo veste poco culturale e molto operativa, ma presto vi prometto che posterò qualcosa di più interessante !!! Soprattutto essendo già passati un pò di giorni da quando volevo postare, la notizia non è più freschissima e qualcuno di voi avrà già sperimentato il diguido non da poco !
Si comunica che a partire dal 26 aprile avranno inizio dei lavori di manutenzione straordinaria sul Ponte Nuovo tra Cento e Pieve, promossi e finanziati quasi interamente dalla Provincia di Bologna; il Comune di Cento finanzia il rifacimento di 5 giunti strutturali relativi al tratto di nostra competenza. I lavori si protrarranno per circa 2 mesi e mezzo. Al fine di consentire l'intervento, si è concordato con i tecnici della Provincia di Bologna e la Polizia Municipale di Cento di istituire per l'intera durata dei lavori un senso alternato sul ponte. I mezzi pesanti saranno obbligati a transitare sul Ponte Nuovo, mentre si intende suggerire agli automobilisti, usuali fruitori del ponte, un percorso alternativo, convogliando parte del traffico 'leggero' sul Ponte Vecchio. Considerando l'estrema necessità dell'intervento, dato lo stato del ponte, ed essendo consapevoli del notevole disagio che verrà arrecato ai cittadini, riteniamo opportuna e necessaria un'azione di larga informazione.
Fonte
Ufficio Stampa
Cari naviganti, dopo queste comunicazioni di .... servizio, spero di potervi presto dilettare con qualcosa di più stuzzicante e degno di Vossignori.
A presto
Cyngioster

LA GIUNGLA "FERRARESE"

Nella giungla, su di un albero c'è un tucano rilassato che sta fumando un
cannone.

Ad un certo punto passa di li una scimmia che sentendo un odore strano
chiede al tucano:

"Be ma Tucano ma cus jet drè far?" e il tucano: "Oh, Simia, vien sù!!"

e la scimmia:"A far?"

e il tucano "Vien su cas fumen un canòn!!"

e la scimmia:"Be mo, Tucano, ghat dal fum????"

e il tucano:"Simia, a to dit ad gnir sù!!".

Cosi la scimmia si arrampica in tutta fretta sull'albero e cominciano a
fumare.

Dopo un paio di tiri passa di li anche una lucertola che sente una forte
fragranza insolita e grida:

"Be mo, Tucano, ma sa suzed lì in vèta?? "

e il tucano " Oh Lusèrtla, vien su, vien su cori, ca ghe da fumar!!! "

e la lucertola allibita: " Be ma Tucano ma cus iet, drè fumar?!?!"

e il tucano "Si si, vien su che mì e la simia a sèn strafat!?!?!"

e la lucertola si arrampica in tutta fretta...

Dopo un paio di cannoni la lucertola, che è anche la più mingherlina sente
il bisogno di bere qualcosa cosi scende e decide di andare al fiume..

arrivata sulla riva del fiume comincia a bere ma subito arriva un
coccodrillo: " Eh mama.. be mo Lusertla mo sat fat...mo guara ac du och
chat gha!!"

e la lucertola: "Oh Cocodril.. guara, a son andada a cà dal
tucano, a ghiera anch la simia, a ssèn fat di canùn da mat!!!"

e il coccodrillo: " Ben mo scolta mo al tucano gal dal fum?!? bè mo a mi
an giv
mai gnent?"

e la lucertola "Guara tal sa in du cal sta, va mo la che al tucano al gà
tant
ed cal fum cal sa gnanca lù cuma far a fumaral tut!!!! "

Allora il coccodrillo si reca a casa del tucano; una volta sotto
all'albero
batte con la coda e comincia a chiamare: " oh Tucano...oh Simia in du
siv?!"

e il tucano che è fuori come un coppo si affaccia e sconcertato gli urla:

" Maial Lusertla, mo quant' aqua at advu???? "


DISCLAIMER:
PS: me la hanno data da postare quindi non mi assumo responsabilit' alcuna.
PPS: non voglio inneggiare al consumo di droghe naturali o di sintesi
PPPS: Crema vai a riposarti !!!

Monday, May 08, 2006

Diritti.. d'autore

Una brutta notizia per molti amici.. credo
Per evitare di andare a processo contro la RIAA, la società proprietaria di Bearshare ha accettato di pagare 30 milioni di dollari come risarcimento per lo scambio illegale di file avvenuto tramite il proprio software P2P.

Inoltre la società venderà tutte le proprie attività, compreso il dominio, ad iMesh , altra società che è passata dallo sharing p2p alla vendita legale di musica su internet.

Purtroppo l'ultima sentenza della Corte Suprema non lasciava possibilità di successo nell'eventuale battaglia legale: altri come Kazaa hanno accettato di porre dei filtri ai propri software per evitare di scaricare materiale coperto da copyright.

A proposito di Kazaa .. date una occhiata al loro portale (via Punto Informatico )

original by downloadblog

In vista dell'Election Day

Sarò di parte e direttamente interessata...
Non sarà avvincente come i recenti 'faccia a faccia'..









ma ricordo ai contributors centesi non ancora informati.... che domani sera -lunedì- si terrà in Pandurera alle ore 21 il confronto fra i tre candidati Sindaco di Cento: Annalisa Bregoli, Adriano Orlandini e Flavio Tuzet.
Accorrete numerosi...se non avete altro da fare, of course!
Ciao a tutti!!!!!!!

Saturday, May 06, 2006

Generation G@P


Riporto qui di seguito alcuni numeri letti sul The Times di mercoledì 3 maggio. Trattasi della + recente ed accurata indagine sulle abitudini "digitali" degli adolescenti inglesi (ho messo il link al titolo per la versione completa). Vabbe' che viviamo in Italia - direte voi - ma i risultati sono a dire poco sconvolgenti e se è vero che le mode americane e inglesi prima o poi si diffondono anche nel belpaese....prepariamoci.

TELEFONINI A GO GO.
il 65% degli intervistati con eta' compresa tra gli 8 e 15 anni possiedono un telefono cellulare (dato che sale all'82% se si coonsidera solo i ragazzini di 12-15 anni) e di media fanno 8 telefonate e inviano 25 sms a settimana. E per terminare una amicizia ??? solo il 41% lo farebbe faccia a faccia....uno su cinque manderebbe un sms !

INTERNET e IL WORLD WIDE WEB.
il 64% ha accesso ad internet a casa......mi sembra una cosa buona e giusta, un bambino su 2 (eta' 8-11) lo utilizza regolarmente e il 39% ha una connessione ad alta velocita.....PROBLEMA: il 70% dei ragazzini di 12-15 anni naviga senza supervisione o filtri di sorta anche se il 67% dei genitori sottolinea di avere stabilito delle regole ben precise ( meno male dico io .....) Certo che limitando l'accesso a programmi di messaggistica istantanea forse la pedofilia non avrebbe vita cosi' facile ad irretire potenziali prede.

CATTIVA MAESTRA TELEVISIONE.
il campione di 8-15 anni ammette spontaneamente di vedere la televisione per 14 ore alla settimana.....sara' vero? anche volendo concedere il beneficio del dubbio, il conteggio non include le ore passate ai videogiochi (il 50% possiede una console...io ho aspettato di avere 26 anni prima di comprarmi la xbox !). Direi che di spunti di discussione ce ne sono eccome...saranno forse i genitori che lavorano come matti e non hanno il tempo (o la voglia) da dedicarsi ai propri figli ? Tutti noi abbiamo guardato cartoni animati e telefilm....ma sono forse io l'eccezione a cui i genitori ripetevano allo sfinimento che troppa TV fa male ???

UJ

PS la tecnologia ci semplifica la vita solo se usata responsabilmente, cosa che raramente capita di questi tempi

Thursday, May 04, 2006

Tutti contenti?

La scienza al servizio dell'uomo...

Gb sotto choc: 63enne aspetta bebè
Fecondazione in vitro fatta da Antinori

Severino Antonori torna a far parlare di sè: grazie infatti alle sue tecniche di fecondazione in vitro, una coppia inglese, 61 anni lui, 63 lei sta aspettando un bambino.Il ginecologo italiano ha accosentito alla pratica nonostante nel Regno Unito il limite di età per le donne che ricevono la fertilizzazione in vitro sia di 50 anni. A condizionare la decisione di Antinori forse anche la parcella: 50 mila sterline.
La notizia è stata data dal Sun. Lui si chiama John Farrant, sua moglie Patricia, è al settimo mese di gravidanza alla tenera età di 63 anni. Ma i due si sono dichiarati felici nonostante ammettano: "E' un prospetto scoraggiante alla nostra età."
Lei, che nella vita professionale è il Dott Rashbrook, psichiatra dei bambini e consulente nei servizi medico sanitari mentali degli adolescenti, ci tiene a separare la sua vita privata:"In questo caso sono soltanto la signora Farrant". E proprio sotto le spoglie di moglie e futura mamma, Patricia a ottobre è volata a Roma per incontrare il medico italiano e cercare di avere un bebè dal nuovo marito. La signora, infatti, nella sua precedente unione ha già avuto due bambini.
La coppia è molto serena e dice:"Non si tratta di un miracolo ma di un concepimento aiutato. Sapevamo che quando la notizia trapelava saremmo finiti sotto i riflettori, ma ci stiamo preparando psicologicamente".

1000 miglia

 Ormai è tempo di 1000 miglia. La rievocazione storica passerà per le vie del centro storico nella notte di giovedì 11 maggio. Per l'occasione tutta la città sarà in festa, studenti in primis. Sarebbe bello organizzare un incontro all'aria aperta che coinvolga non solo gli appassionati di auto storiche, ma anche i cultori della birra. Io appartengo ad entrambe le categorie e farò in modo di organizzare qualcosa con il solito gruppo di amici (meglio noto come drink team), chi si volesse aggregare è ben accetto...

Fonte Unifersitario.com


Wednesday, May 03, 2006

Paul Newman

Continuando il filone del post di U-Jack sul mitico Steve non poteva mancare il mio preferito. Quanti bei film, da "Lo Spaccone" a "La Stangata", "Nick mano fredda", "Una gatta sul tetto che scotta" e tantissimi altri. La fusione perfetta di eleganza, bellezza, carisma, simpatia e serietà. Per un uomo che ha avuto quasi tutto dalla vita mi è venuto lo spunto per un post che però non parla di lui, del giovane irriverente e fatale attore Hollywoodiano, bensì del vecchio Newman e della sua nuova vita, quella con i bambini.

MILANO -
"Peace", dice Paul Newman. È il suo saluto, stretta di mano forte, vera. Indossa delle all stars bianche da tennis, una felpa color panna, pantaloni beige, occhiali da lettura davanti al famoso blu degli occhi per nulla velati dal tempo e dai ricordi che fanno male. È magrissimo. Sembra fragile, un cristallo sull'orlo di spezzarsi. Eppure fa stretching mentre sale le scale dell'albergo, si allunga spingendo i palmi delle mani fino a toccare il pavimento due spanne davanti ai piedi. Non si spezza. Un atleta di 81 anni.


Dice: "Ho mal di schiena. Un tormento...". È a Milano per l'apertura del suo primo camp italiano per bambini malati. Nascerà in Toscana tra un anno, in collaborazione con la fondazione "Dynamo" del suo amico Vincenzo Manes. Newman metterà subito un milione di euro. Vorrebbe parlare solo dei suoi ragazzi, quelli che ce l'hanno fatta, quelli che sperano di salvarsi, quelli, tanti, che sono morti. Niente cinema, niente amori, niente passato.

Alla fine, però, risponderà anche sulla crisi iraniana. Attaccherà George W. Bush e la sua amministrazione ("Non mi lasceranno più rientrare"), chiederà all'Europa di fare di più per riavvicinare il vecchio mondo a un'America politicamente sperduta.

Dal cinema alla filantropia. Ha voluto cominciare una seconda vita?
"Non una seconda, forse una terza... No, la verità è che tutte le vite di un uomo si intersecano, una entra dentro l'altra. Io sono stato molto fortunato, ora cerco di mettere la mia fortuna al servizio di chi ne ha avuta meno. Mi creda, non ho fatto un grande salto né una cosa così straordinaria".

Perché ha scelto di donare i suoi soldi ai bambini e non, che so, agli anziani o alla ricerca scientifica?
"Vede, i bambini hanno più tempo davanti a loro, quindi maggiori possibilità di guarigione. Poi c'è un'altra cosa: gli adulti comprendono la malattia, i piccoli no. Si domandano di continuo: "perché io non sono uguale agli altri?". È un paragone infinito e triste. Li vedo quando arrivano nei nostri camp. Scendono dall'autobus come tanti paletti di legno. Poi, per fortuna, trasformano la lotta al male in un gioco. Nella struttura sul Giordano stanno assieme bimbi israeliani e palestinesi. Ogni volta che vado là penso quanto di buono si potrebbe fare se gli adulti riuscissero a tornare un po' bambini".

Lei dà molto. Che dono riceve in cambio?
"Quando un bambino alto ottanta centimetri mi prende la mano tra le sue e mi ringrazia per quei pochi giorni di felicità che ha trascorso mi offre il regalo più bello che mi sia mai capitato di ricevere. Mi basterebbe fosse successo una volta sola e sarei ugualmente felice".

Lei va spesso nei camp?
"Sì, soprattutto in quello che abbiamo nel Connecticut, casa mia".

Ogni volta è un'emozione?
"Sempre. Tante volte c'è qualcuno o qualcosa che mi fa piangere. Lì ogni giorno è lunghissimo, faticosissimo, ma il cerchio dei benefattori, che sono ormai 16mila, e dei volontari si allarga sempre più. Ci sono ragazzi che sono guariti, sono diventati medici e sono tornati nei camp per occuparsi di chi ha preso il loro posto".

Molti però non ce la fanno. Quanto pesano queste sconfitte?
"Non pesano. Addolorano. Noi cerchiamo di riempire la loro esistenza, per quanto breve possa essere, come se fosse una vita intera. C'è stata una bambina che dalla California voleva tornare a ogni costo per la seconda volta in Connecticut. Non poteva più viaggiare in aereo, l'abbiamo portata con un autobus. È morta nel viaggio di ritorno, in Texas, ma è stata un'ultima volta felice".

...

Che cosa rimpiange della sua vita di attore?
"Nulla. Eccola qui la mia vita d'attore: sono io, Paul Newman. Sono troppo vecchio per ottenere parti importanti nei film. Ora ho un altro lavoro. Questo. E mi piace".

Che cosa vorrebbe ancora fare?
"Non so. Non mi occupo del business di desideri".

...


L'intervista completa, dove PN risponde anche a domande di attualità la trovate su Repubblica, seguite il link del titolo. Non perdetela....