Tuesday, August 29, 2006

Geolocalizzazione delle foto su Flickr


Grande fermento sui blog per la nuova feature di Flickr, in versione gamma, che introduce la geolocalizzazione delle foto; ovvero è possibile, con l'integrazione del servizio Yahoo Maps, distribuire le foto nei punti geografici in cui sono state realizzate e condividere tale localizzazione con gli altri utenti. Vi riporto di seguito un estratto ed una breve spiegazione del servizio...
Ora nel nuovo Organirz di Flickr è apparsa una nuova tab denominata Map, vicino a "your sets" e "your groups", che visualizza una mappa, fornita da Yahoo Maps e una strip delle nostre foto; basterà trascinarle sulla mappa per dargli la posizione voluta.

Prima di queste azioni Flickr ci chiederà se vogliamo rendere disponibili queste informazioni a tutti o solo ad un gruppo ristretto di persone (contatti, amici, ecc..).

Questa operazione assegnerà delle tag alle foto per città, nazione, latitudine e longitudine rendendo possibile effettuare delle ricerche restringendo l'area geografica di riferimento: inoltre questo renderà possibile consultare le foto o i photoset di un utente tramite le mappe, grazie anche alle nuove possibilità che le tag geografiche assegnano alla ricerca avanzata.


L'idea non è nuova, infatti in rete si trovano mushup web2.0 che permettono di taggare le foto, ad esempio su Google Maps. Certo è che l'integrazione del servizio direttamente su flickr, rende più semplice ed intuitivo il tutto.
Il DM in pausa mi fa notare che PicasaWeb, analogo servizio di Big-G. permette la geolocalizzazione delle foto fin dall'esordio, risultato poi visualizzabile anche attraverso Google Earth, nettamente superiore come dettaglio e fruibilità, al servizio di mappe di Yahoo.
Nella speranza che il dettaglio delle mappe utilizzate su flickr aumenti, Il Capitano non poteva esimersi dal geotaggare alcune foto e dal rendere disponibile la beta della mappa che geolocalizza parte delle ormai quasi 1000 foto presenti nell'account. Quale photoset è più indicato del "Piscina 2006" (vedi sotto).


Cliccate il titolo del post per entrare direttamente nella Mappa del Capitano e qui per explorare la mappa generale di Flickr. Vi ricordo che nelle prime 24 ore dall'attivazione pubblica del servizio sono state Geotaggate 1,234,384 foto.

Bella l'idea di dotare le macchine digitali di un piccolo ricevitore GPS che permetterebbe di salvare, come metadati all'inerno delle estensioni exif di ogni singolo jpeg, latitudine e longitudine del punto di scatto. Al momento dell'upload su qualsiasi servizio analogo a quello presentato da flickr, la geolocalizzazione della foto verrebbe eseguita automaticamente. A distanza di anni capita di riguardare delle foto e di porsi la domanda fatidica: "....ma precisamente, dov'ero?"



Tuesday, August 22, 2006

Due pesi, giustizia "giusta"?

Pongo all'attenzione due casi di cronaca recente, che, a mio avviso, danno una idea dell'arbitrarietà (sconcertante?) della giustizia (italiana?). Le descrizioni dei casi provengono da articoli di giornale e, proprio per questo, devono essere prese con le molle. Ma il dato oggettivo che traspare mi pare sufficiente per una riflessione.

primo caso

Violentata nel bagno di una discoteca a 17 anni. E' successo a una ragazza a Chieti, in Abruzzo. Il presunto aggressore, un algerino 22enne, l'ha trascinata in un bagno del locale, abusando di lei indisturbato. "Urlavo ma nessuno mi sentiva. Era la seconda volta nella mia vita che andavo a ballare", ha detto la ragazza. L'uomo è tornato in libertà dopo essere stato arrestato. Per il gip non ci sarebbe pericolo di fuga.
Abderramane Lazerec è un cittadino algerino giunto in Italia nel 2001 con un permesso di soggiorno per motivi di studio. Nella notte tra sabato e domenica ha conosciuto la ragazza sulla pista della discoteca "Stellario" e l'ha convinta a seguirlo nel bagno dove poi l'ha immobilizzata violentandola. La ragazza, dopo la violenza, ha avuto la forza di avvisare il 118 e ha raccontato agli agenti intervenuti quanto accaduto. A solo un'ora dalla denuncia sono scattate le manette ai polsi del giovane, trovato a casa di alcuni amici, suoi connazionali, dove si era nascosto. A incastrarlo pare siano state alcune tracce organiche trovate sui suoi abiti che dimostrerebbero in maniera inequivocabile le sue responsabilità.
Questo il link:

secondo caso
Il parroco di Oriolo Romano, nella provincia di Viterbo, don Massimiliano Crocetti, 36 anni, è stato arrestato dalla polizia. Accusato di atti osceni commessi nei confronti di alcuni minorenni che frequentavano la parrocchia, il sacerdote si trova agli arresti domiciliari in un luogo sconosciuto che gli investigatori non hanno rivelato. Incredula la comunità di fedeli che apprezzava il prete per il suo attivismo.
Don Crocetti stava a Oriolo Romano dal 2004. In precedenza era stato destinato dalla diocesi di Viterbo, come vice parroco, a Vetralla. Sconcerto nella popolazione di Oriolo Romano, 3.500 anime. I parrocchiani stimavano in particolar modo il sacerdote, noto per le iniziative organizzate dalla parrocchia di San Giorgio Martire, patrono del paese, soprattutto rivolte ai giovani. La Curia ha incaricato un legale di Viterbo, Severo Bruno, di occuparsi della difesa del sacerdote, mentre la famiglia, residente a Montefiascone, ne ha nominato un altro di propria fiducia. "Non conosco ancora gli atti - ha detto Bruno - quindi non sono in grado di fare alcuna dichiarazione". Solidarietà e sgomento sono stati espressi dal vescovo della diocesi di Viterbo, Lorenzo Chiarinelli. "Provo sentimenti di profonda amarezza, profondo dolore e grave sconcerto. Per potermi esprimere compiutamente sui fatti contestati a don Massimiliano Crocetti - ha detto il vescovo - devo conoscere gli elementi su cui si basa l'accusa".
Questo il link:

banale riflessione
Premesso che
  1. se il sacerdote è colpevole, deve finire in galera e non in un qualche monastero topsecret a riflettere sui suoi peccati,
  2. se l'algerino è innocente e, quindi, la ragazza ha mentito per qualche strana ragione, in galera ci deve finire lei,

mi domando perchè

  1. un sacerdote italiano facilmente identificabile, conosciuto (almeno dalla curia e dal sindaco del paese) e stimato (così dice l'articolo!?) è stato giustamente confinato agli arresti domiciliari (perchè considerato pericoloso? perchè poteva fuggire? perchè poteva reiterare il crimine?),
  2. un algerino con un permesso di soggiorno, quindi, senza cittadinanza italiana, quindi, un signor nessuno per le nostre anagrafe, che non ha la visibilità e l'identificabilità di un sacerdote è stato rimesso in libertà (perchè non considerato pericoloso? perchè non poteva fuggire? perchè non poteva reiterare il crimine?)

e con questa curiosità me ne vado a dormire...



Saturday, August 19, 2006

CORTINA MAGAZINE: estate 2006!



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Wednesday, August 02, 2006

La Strage, 2 agosto 1980.


Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere.



Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti. La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.


Cornologia Politico-Giudiziaria

Il 19 Gennaio 1987 inizia il processo
, la sentenza viene emessa l'11 Luglio 1988.

Il processo d'Appello iniziò nell'ottobre 1989 la sentenza fu emessa il 18 Luglio 1990. TUTTI ASSOLTI DALL'ACCUSA DI STRAGE.
Da segnalare: il Procuratore Generale aveva chiesto l'appesantimento delle pene.

Inizio del 2° Processo d'Appello ottobre 1993, termine 16 Maggio 1994
CONFERMA DELL'IMPIANTO ACCUSATORIO DEL PROCESSO DI 1° GRADO

Il 22 Novembre inizia il processo in Cassazione, la sentenza viene emessa il 23 Novembre 1995. VIENE CONFERMATA NELLA SOSTANZA LA SENTENZA DEL 2° PROCESSO D'APPELLO.

Vennero stabilite la conferma dell'ergastolo, come esecutori dell'attentato, per i terroristi neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro (che si sono sempre dichiarati innocenti) e la condanna per depistaggio di Licio Gelli, dell'ex agente del SISMI Francesco Pazienza e degli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte.

Il 9 giugno 2000 la Corte d'Assise di Bologna emise nuove condanne per depistaggio: nove anni di reclusione per Massimo Carminati, estremista di destra, e quattro anni e mezzo per Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del SISMI di Firenze, e Ivano Bongiovanni, delinquente comune.


I mandanti e gli ispiratori politici della strage non sono mai stati resi noti.

Il 2 agosto è considerata la giornata in memoria di tutte le stragi, e la città di Bologna con l'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 organizzano ogni anno un concorso internazionale di composizione musicale con concerto in Piazza Maggiore.

Per ricordare la strage, la ricostruzione della stazione ha previsto il mantenimento del buco nel muro causato dall'esplosione nella sala d'aspetto; la fenditura è infatti tutt'oggi presente e visibile, così come parte del pavimento originale. Inoltre il settore ricostruito presenta l'intonaco esterno liscio e non "bugnato" come tutto il resto del fabbricato, questo perché sia immediatamente riconoscibile e più visibile. Ancora, è stato mantenuto intatto uno degli orologi nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, quello, visibile nella foto, che si fermò ed è ancora fermo alle 10.25.