Monday, June 25, 2007

Per chi sente che non c'è giustizia

LA PIU' GRANDE PUNIZIONE DELL'INGIURIA FATTA
E' LA COSCIENZA DI AVERLA FATTA
E NESSUNO SUBISCE PUNIZIONE PIU' GRAVE
DI COLUI CHE VIENE CONSEGNATO AL TORMENTO DEL RIMORSO.

Seneca, L'Ira, III, 26, 2

2 Comments:

At 25/6/07 7:37 pm, Blogger StarPitti said...

Credo che in passato ci siano stati momenti della nostra storia in cui la giustizia ha prevalso. Credo che esistano ancora gli avvocati onesti, così come i magistrati.

L'oggi che ci si prospetta non è quello costruito dagli onesti, da chi non interpreta, da chi è certo e non presume, da chi possiede e non millanta.
Da chi si assume le responsabilità delle proprie azioni, prima di tutto per rispetto verso la propria persona, e in secondo luogo per la comunità.

C'è da sperare di non aver mai a che fare con un'aula di tribunale, ma per chi vive ciò sarà inevitabile; e inevitabile sarà constatare come la giustizia assoluta non esiste, ma è solo una colorita espressione della giurisprudenza reiterpretata dagli attori del momento.

Forse esiste una giustizia estrema, quella che non dipende dagli uomini, che non viene stravolta o inquinata. Quella inconfutabile e inappellabile.

io credo

 
At 29/6/07 3:19 pm, Blogger Buridone said...

DICONO CHE PRIMA O POI IL CONTO VIENE PRESENTATO A CIASCUNO DI NOI.

IO, QUANDO HO SBAGLIATO, HO PAGATO.
HO PAGATO ANCHE PIU' DI QUANTO FOSSE AUSPICABILE PRESUMERE.

CONTO SUL FATTO CHE PRIMA O POI TOCCHI A TUTTI.

SE NON ORA, DOPO. SE NON QUI, ALTROVE.

 

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