Bolzaneto: Coordinate: 44° 10' 269" N - 09° 33' 925" E

La Nave varata nel 1918, con stazza lorda di t. 2.220, lunghezza di m. 86,96, larghezza di m.12,50 pescava m. 5,37; era spinta da una macchina a vapore a triplice espansione con due caldaie della potenza di 900 hp che le imprimeva una velocità massima di 8,5 nodi.
Il 29/06/1943, alle ore 10,45, il piroscafo Bolzaneto (Soc. armatrice ILVA di Genova) fu silurato tra Bonassola e Deiva Marina (SP) dal sommergibile inglese Sportsman comandato dal tenente di vascello Gatehouse, mentre faceva rotta da Marina di Carrara a Genova trasportando un “prezioso” carico di ghisa (recuperato con draghe al termine del II conflitto Mondiale). Il siluro ha centrato il piroscafo spaccandolo letteralmente in due tronconi (gli abitanti di Bonassola ricordano ancora il fragore dell’esplosione). La nave giace ora ad una profondità tra i 40 ed i 55 metri. La parte prodiera è separata di 150mt da quella poppiera (quella che ho potuto esplorare). Nel naufragio i pochi superstiti (9 su un equipaggio di 20 persone) furono tratti in salvo dagli abitanti di Bonassola che prontamente andarono in soccorso con barche da pescatore.
L’immersione molto bella ma impegnativa, sia per la profondità che per le correnti di fondo, si è svolta con una splendida visibilità, una volta toccati i 55mt del fondale mi è stato possibile vedere nella sua pienezza la parte poppiera, con ancora il timone e la grossa elica…..in quel momento mi sono reso conto di come è immenso il mare….sopra di me il sole faticava a penetrare la colonna d’acqua di 50 metri, inoltre potevo vedere la competa dimensione della nave….uno spettacolo mozzafiato amplificato dall’incredibile silenzio del mare….solo il respiro e le bolle rompevano quel silenzio con un fragore quasi surreale…!! Ad una tale profondità il nostro organismo consuma 6 volte di più rispetto a quando uno è in superficie, l’aria diviene più densa ed i tempi di reazione e di ragionamento tendono a rallentare. Inoltre a causa della profondità la permanenza sul fondo respirando solo aria è limitata a 10-15 max (dipende da quanta aria bruci)….i restanti 50min di immersioni sono di risalita e decompressione…ma ne è valsa la pena.
Risalendo verso la coperta della nave è possibile vedere nella zona poppiera il cannone scudato, le cui munizioni sono sparpagliate nel deposito sottostante a causa del cedimento. Sul relitto sono inoltre presenti reti da pesca e lenze che obbligano a chi vi si immerge ad una maggiore attenzione.
Sperando di non aver annoiato nessuno saluto tutti, invitando ciascuno a portare rispetto al mare!! Sempre!!!
5 Comments:
Lungi da me immergersi fino ai 55 metri..
Il Babba però è fenomenale: preparazione meticolosa e gran passione.
Al mare con lui, anche senza bombole, mi sono divertito come un bambino a fingere di immergermi.
Prendevo l'ancora della "nostra" imbarcazione e mi lasciavo andare trascinato giù dal suo peso..
Già a 5 metri, e ben lontano da quei 55, la sensazione è strepitosa..
Bravo Babba..
Grazie Black Paul....sappiate comunque che le postazioni a disposizione sono sei, e non è obbligo immergersi....dati gli interessi dei Bloghiani si pò optare per l'esplorazione di differenti orizzonti...sempre per mare ma con approdi con tovalia e bottiglie....gustando quanto di più goloso regalano terra e mare...
Esperienza e descrizione da documentario!!! Racconta pure, siamo in ascolto!
grande BABBA non conoscevo questa tua passione e allora ti consiglio un libro di CLIVE CUSSLER,che ha scritto fiction e non legata al mondo sommerso ma forse gia' lo conosci.
Appena finita l'attuale mia lettura mi dedicherò alla scoperta dell'autore propostomi da Uninon-jack che ammetto di non conoscere....per lo Squalone non cedo l'ora!!!
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