Wednesday, January 11, 2006

Harrer, l'Himalaya e il Dalai Lama

I misteri dell'alpinista del Führer
Le sue prime imprese sulla montagna sono state con gli sci. Roba d'altri tempi, gli atleti calzavano gli stessi attrezzi per correre nelle gare di fondo, saltare dal trampolino o buttarsi giù da una pista di discesa libera. Bene, Heinrich Harrer era uno di loro, selezionato per la squadra olimpica austriaca ai Giochi di Garmisch-Partenkirchen del 1936. Prova generale, per il regime nazista, di quelli estivi di Berlino. Si fosse limitato a quello, il nome di Harrer sarebbe uno dei tanti nella storia dello sci, non più noto del francese Emile Allais, che in quell'Olimpiade vinse il bronzo nella combinata alpina. Ma due anni dopo, il ventiseienne carinziano si ritrova legato alla corda del connazionale Fritz Kasparek e dei tedeschi Anderl Heckmair e Ludwig Vörg, nell'incubo gelato della parete nord dell'Eiger. Sono i primi a farcela e interrompono - ma non per molto - la catena di tragedie che sembrano tratte da un cupo romanzo gotico, tanto le imprese dell'alpinismo di lingua tedesca dell'epoca sono simili a una corsa verso la morte.

Di fronte a quella via logica e impegnativa, che attraversa la parete da destra a sinistra, considerata ancor oggi estremamente difficile, fremono d'invidia i grandi alpinisti di tutta Europa. Ma è il 1938, l'anno dell'ingresso delle truppe tedesche in Austria, la vigilia della seconda guerra mondiale. Difficile che un exploit come la salita della nord dell'Eiger non venga sfruttato da Hitler. Che infatti si affretta a congratularsi con i quattro e a premiarli con medaglia d'oro a Breslau, davanti a trentamila persone osannanti. In una foto, poco pubblicata dopo la fine della guerra, Harrer è impettito alla destra del Führer (in altre porta un gagliardetto con la svastica sullo zaino). È luglio, l'11 marzo precedente Harrer ha aderito al Partito nazista, qualche giorno dopo l'annessione dell'Austria, e il primo aprile è entrato addirittura nelle SS.

È una scelta convinta? O è stato solo un gesto - più d'uno, in realtà - opportunista? Va ricordato che nel 1939 parte l'ennesima spedizione tedesca alla volta del Nanga Parbat. A tirarne le fila è Himmler in persona, capo delle SS. Harrer, assieme a Peter Aufschnaiter, è tra i prescelti. Il suo compagno dell'Eiger Heckmair, ad esempio, no. Come siano andate le cose, almeno ufficialmente, è piuttosto noto: raccontate nel libro di Harrer, Sette anni in Tibet, sono state portate sullo schermo nel 1997 da Jean-Jacques Annaud, in un film hollywoodiano con Brad Pitt. La salita al più occidentale fra gli ottomila himalayani fallisce e allo scoppio della guerra Harrer e Aufschnaiter sono fatti prigionieri dagli inglesi. Riescono a scappare dal campo di concentramento indiano e raggiungono la città proibita di Lhasa, dove fra Harrer e il giovane Dalai Lama nasce un'amicizia durata fino a oggi. Una bella storia, quasi commovente, non fosse per i precedenti del personaggio. Quando i particolari della sua adesione al nazismo, alla vigilia dell'uscita del film, fanno rumore sui giornali americani, Harrer si difende scrivendo che "dopo la salita dell'Eiger noi non eravamo più padroni delle nostre decisioni. Era come se fossimo ostaggi. I nazisti avevano fatto di noi degli eroi, delle star, tanto che moltissimi pensavano che il partito ci aiutasse finanziariamente. Ma era completamente falso".

Sarà, ma Heckmair non si iscrisse al partito nazista. E Harrer, se ha ammesso i suoi trascorsi con la svastica, ha fatto ben poca chiarezza sulla spedizione al Nanga Parbat. È credibile che Himmler abbia organizzato nel '39 un viaggio in Himalaya solo con un intento alpinistico, quando l'anno precedente aveva inviato una folle missione scientifica a Lhasa, convinto che i tibetani fossero i discendenti degli ariani rifugiati in Himalaya alla distruzione di Atlantide? No, non è credibile, ma l'anziano alpinista non ha mai voluto dire nulla di più. Heinrich Harrer è morto a Friesach, nel sud dell'Austria, aveva 93 anni.

(Fonte: www.repubblica.it)


23 Comments:

At 11/1/06 9:35 pm, Blogger Marco said...

hai visto l'ultimo post di dicembre?
risposta di un sobrio?

 
At 11/1/06 9:56 pm, Blogger Marco said...

"speremm" non mi suona lontano da casa mia...
se hai usato google hai trovato il blog in quinta pagina, stando al tuo virgolettato... non mi sembra che il risultato sia giunto a caso...

 
At 11/1/06 9:59 pm, Blogger Felix said...

Complimenti per il tuo blog,è davvero molto interessante leggerti.
A presto..ciao..

 
At 12/1/06 12:02 am, Blogger Marco said...

nell'archivio, visualizza i post di dicembre...l'ultimo in ordine temporale ovvero il primo della lista...siamo sobri?!

 
At 12/1/06 12:03 am, Blogger StarPitti said...

La tua poesia di Bufalino?

Un pò eccentrica non trovi?

Chiedi una risposta cortese temendo qualche eccesso oppure hai lanciato il sasso della sfida e ritratto la mano?

Hai iniziato un periodo con "Ora:...", parti subito all'attacco...mi sembra che tu conosca il significato della parola Blog, quindi sarai sicuramente preparata anche ad un blog come questo, dove i contributors si conoscono fra loro e, di conseguenza, postano seguendo sia i propri interessi, sia gli interessi degli altri.

A volte qualche post reca immagini e commenti di vita vissuta, a volte qualche post riporta citazioni altrui o notizie generiche.

Puoi accettare tutto questo?
Direi di si visto che, dal numero di contatti del tuo profilo, sembra che tu ti sia registrata/o apposta per commentare su questo blog?

Dico sembra....ma potrei sempre sbagliarmi, potrebbe essere anche un alias il tuo!

Ho anche altre cose che serbo nella mente, siamo tutti intuitivi su questo blog, altri contributors mi hanno detto la loro privatamente.
Rimaniamo in ascolto. Tu?

Baciamo le mani.

 
At 12/1/06 12:05 am, Blogger StarPitti said...

Grazie Emiliano.

A presto.

 
At 12/1/06 12:50 am, Blogger Black Paul said...

Mamma mia Amici miei.. stiamo diventando immeritatamente famosi.. e meritatamente famigerati ubriaconi..
Sono felice di leggere le parole di Emiliano che fanno i complimenti al nostro Capitano..
Come membro della ciurma mi unisco ai ringraziamenti.

Ringrazio anche l'edotto Bufalino che ci ha reso la grazia della "celebrità" per mano di Buridone..

Il nostro team di psicologi e di ingegneri (e non sono pochi) sta conducendo indagini sulle identità (doppie?) di Giuggio..

Salutammo picciotti..

 
At 12/1/06 12:50 am, Blogger Black Paul said...

This comment has been removed by a blog administrator.

 
At 12/1/06 8:08 am, Blogger Babba said...

Wow ragazzi, ieri sera non mi sono connesso e guarda cosa salta fuori...
Buona giornata a tutti

 
At 12/1/06 8:36 am, Blogger missmaggia said...

Buongiorno!!!!
avverto un po' di tensione tra le righe...o la mia è una impressione errata?
carissima giuggio, incautamente e inaspettatatamente ti sei imbattuta, per tua fortuna, in un blog frequentato solo da gran 'cartole' (termine un po' adolescenziale, ma efficace!)..
persone versatili ed eclettiche, che si dilettano approfondendo e condividendo i rari e preziosi piaceri della vita! come non apprezzarli?!
un bacione a tutti!!!!!!!!
tenete botta!...anzi teniamo botta!
un saluto al capitano!

 
At 12/1/06 9:11 am, Blogger StarPitti said...

Lo sai Maggia che ci metti in imbarazzo se ci dici certe cose....ADULATRICE!

;-p

 
At 12/1/06 5:06 pm, Blogger StarPitti said...

Ho letto incuriosito.

Non ho il tempo di risponderti, ne sono nel luogo più adatto per farlo.

A dialettica stai messa bene....

Nelle ns. cantine c'è (anche) hofstatter; siamo passati da lui non molto tempo fa.

A presto

 
At 12/1/06 5:15 pm, Blogger Black Paul said...

Un onesto SCULASON ci sta tutto dopo aver letto le parole di Giuggio..

Ovviamente il senso è quello dell'accezione più positiva del termine.

é veramente una Vergine.. per quanto non creda all'astrologia.

A presto spero..

 
At 12/1/06 6:14 pm, Blogger Marco said...

...ferrara ferrara

 
At 12/1/06 7:31 pm, Blogger Union-Jack said...

da oltre Manica, mi aggiungo al coro cortese di Benvenuto.....Homer Simpson a noi ci fa un baffo.

PS date un occhio al nuovo post....ho lavorato 3 gg

 
At 12/1/06 8:49 pm, Blogger StarPitti said...

Giuggio,
come dire... la tua penna mi sembra veloce anche nel ferrarese della bassa.


Autocorretta 06????

Se usi l'email e hai intenzione di accedere al blog con qualche possibilità in più di quella offerta dai commenti potrei anche lasciarti l'email...devi però fare un passo verso di me.

Mai stata/o da Cencio?

Perchè mi semba che forse qualcuno potrebbe averti già incrociato.

ciao

 
At 12/1/06 9:15 pm, Blogger Black Paul said...

Questa sferzata di cultura lessico-territoriale di Giuggio mi fa sentire il tepore di casa..

Mi sembra di essere in Piazza della Cattedrale il mercoledì sera.. però in quell'orario nel quale tutti sono già ubriachi..

Lo spazio virtuale del blog, quando è nato, quasi per scherzo, era una piccola avventura tra pochi.. risulta piacevole però che, si possa mietere qualche nuova vittima

A presto, a tutti, a mammata..

 
At 12/1/06 11:42 pm, Blogger Babba said...

L'uso della penna rossa mi raggela il sangue e mi tornano im mente le correzioni di temi e versioni di greco/latino brrrrr.....
Notte a tutti!!!! Si è scatenata una discussione fenomenale....sembra una caccia all'indizio

 
At 13/1/06 12:38 am, Blogger Black Paul said...

un blog nel blog.. fatto di commenti..
inizia a diventare noioso..

do il via ad un nuovo post.

 
At 13/1/06 9:21 am, Blogger missmaggia said...

buongiorno!
un po' troppo sanguigna questa giuggiola, eh ragazzi?
sembrava un blog stimolante...
adesso mi pare uno zibaldone!
non so più se commentare i post o dedicarmi ad altro...forse al lavoro, che è meglio!
comunque, da dicreta conoscitrice dell'universo femminile, mi sembra che stiate facendo perfettamente il suo astuto giochino!
uomo avvisato, mezzo salvato!

un saluto a tutti!

 
At 13/1/06 9:22 am, Blogger Buridone said...

Per fortuna che siamo nella pagina di commenti al povero alpinista amico del Buddha...
Conoscere Gesualdo Bufalino non è per niente consueto; incontrare, anche virtualmente, qualcuno che cerchi l'autore del viatico buono è davvero eccentrico e dà la misura delle potenzialità del mezzo. Magari c'entra anche il destino, chissà. Se ti interessa, cara Giuggio, potrei raccontarti come sono arrivata io ai versi bufalini e, data la tua chiara provenienza autoctona, potrei quasi arrischiarmi a scommettere su come ci sei arrivata tu...Fidati: io sono sobria il 98% del tempo, e quel 2% lo condivido con alcuni intenditori della folla del blog, pur senza trovare mai in nessun bicchiere alcunchè che assomigli alla liquerizia, alla torba, al legno, all'asfalto bagnato...per abitudine di naso, sento solo la pipì di gatto nel...

 
At 13/1/06 4:52 pm, Blogger Black Paul said...

il mio plauso va a XBacco che è riuscito ad usare i tag HTML..

Fra un po' arrivo a cena..

 
At 14/1/06 6:35 pm, Blogger Buridone said...

Tra un po' i nostri commenti si dovranno gioco forza spostare altrove, sennò 'sta pagina non finisce più. io, l'olfatto, ce l'ho proprio poco sviluppato, al punto che con il naso sopra i fornelli il puzzo di bruciato arriva prima alle narici del mio consorte al piano di sopra. Però sono d'accordo con te che sia il senso più evocativo. Vado meglio con il gusto, soprattutto se inforco un filetto al pepe o quando mi si scioglie in bocca il risotto all'amarone, naturalmente del Cencio di cui sopra, di cui, a questo punto, non puoi non diventare frequentatrice. Per quanto riguarda l'approdo al Bufalino, l'ho sempre detto che non sono una gran giocatrice: per fortuna che non ho scommesso su come ci sei arrivata tu, avrei perso. Io lo conosco grazie al mio professore (ex, per la verità) di greco e latino del liceo, uomo dalla smisurata e imbrazzante cultura che mi ha presentato alla maturità con voti immeritati e con cui scambio tutt'oggi epistole dense e intellettualmente stimolanti. Nello specifico, la poesia di cui trattiamo mi ha colpita per la sua immediatezza e trasparenza, dote piuttosto rara nella non-prosa, e proprio per quel viatico buono che sa di famiglia, che ricorda un salvagente in mezzo alla burrasca, che profuma di fortuna per l'essersi incontrati. Io, l'olfatto, ce l'ho metafisico...

 

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