Saturday, January 14, 2006

LA VITA NON E’ QUELLA CHE DOVREBBE ESSERE. E’ QUELLA CHE E’. E’ IL MODO IN CUI L’AFFRONTI CHE CREA LA DIFFERENZA. Virginia Satir


Una strategia per affrontare le difficoltà e superare le situazioni negative, che detta così vi suonerà certamente banale, è cercare il bene anche dove sembra impossibile che esso si annidi. Thomas Edison è un esempio di solida personalità che mai si arrendeva davanti ad un disastro e che sapeva come trarre vantaggio persino dalle avversità. Nel dicembre 1914, i grandi laboratori Edison di West Orange, nel New Jersey, vennero quasi completamente distrutti da un incendio. In una notte Edison perse attrezzature per un valore di due milioni di dollari nonché la documentazione di quasi tutto il lavoro di una vita. Il figlio di Edison, Charles, correva disperato di qua e di là, cercando di trovare il padre. Alla fine si imbattè in lui: se ne stava sul luogo dell’incendio, la faccia arrossata dal chiarore dalle fiamme, i capelli bianche scompigliati dal vento. “Il cuore mi doleva per lui”, raccontava il figlio di Edison. “Non era più giovane, e tutto veniva distrutto. Mi scorse e domandò: “Dov’è tua madre? Cercala e portala qui: un simile spettacolo non lo vedrà mai più finchè vive”. Il mattino dopo, vagando tra i resti carbonizzati di tanti suoi sogni e speranze, il sessantasettenne Edison sentenziò: “Questo disastro ha comunque un valore innegabile: tutti i nostri errori se ne vanno in fumo. Grazie a Dio possiamo ripartire da zero”.
Io, che appartengo alla categoria dei realisti-pessimisti (un po’ prima del gradino del pessimismo cosmico, che in effetti annichilisce e inibisce all’azione, ma molto, molto lontana dall’ottimismo, che proprio per natura non mi appartiene, pur essendomi i suoi vantaggi arcinoti) ogni tanto rileggo questa storia. Per qualche tempo funziona, e le cose, anche quelle indigeribili, mi sembra che acquistino un senso.
Se avete voglia, buoni consigli per intraprendere il viaggio verso l’ottimismo potete trovarli in LA FORZA DELL’OTTIMISMO di Alan Loy McGinnis, edizioni IL SOLE 24 ORE.

7 Comments:

At 14/1/06 7:37 pm, Blogger Union-Jack said...

XBACCO direbbe che è la diatriba tra il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto (fermo restando che il contenuto sia qualcosa di meritevole).

EDISON ha assolutamente ragione quando si deve ricominciare da zero è difficile ma puoi spaziare in qualunque direzione senza avere i vincoli che avevi prima ma con la consapevolezza degli errori passati a farti da guida.

 
At 15/1/06 3:00 am, Blogger Black Paul said...

Dato che faccio anche io parte, a tratti, di quella umerosa schiera di realistico-pessimisti..
mi sento di dire che, quando tutto brucia, vedere la via per riprendere qualche cosa di nuovo.. è ofuscata dal fumo..
la marcia in più di Edison è stata quella di non aspettare che il fumo smettesse di nascondere le cose.. non so se mi spiego?!

 
At 15/1/06 12:55 pm, Blogger Marco said...

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At 15/1/06 7:05 pm, Blogger Buridone said...

Sempre a proposito, questa è carina e viene dalla saggezza cinese (e da dove, se no???): NON POTETE IMPEDIRE AGLI UCCELLI DI SVENTURA DI VOLARE SOPRA LE VOSTRE TESTE, MA POTETE IMPEDIRE LORO DI NIDIFICARE NEI VOSTRI CAPELLI.

 
At 15/1/06 9:33 pm, Blogger Union-Jack said...

io sono + terra terra e ripropongo a ruota libera 2 perle di saggezza popolare ovvero di quelle che si sentono al bar.

1)la fortuna e cieca ma la sfiga ci vede benissimo.

2)la vita è una tempesta ma prenderlo ne c..o è un lampo.

 
At 16/1/06 2:26 pm, Blogger Marco said...

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At 16/1/06 2:32 pm, Blogger Marco said...

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