PER NON DIMENTICARE...PER NON RIPETERE...
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi , SE QUESTO E' UN UOMO (1946)

Un saluto a tutti!!!!!!!
[storia]
7 Comments:
Vedo che il richiamo del blog ha colpito ancora, e noto con piacere che LE blogger aumentano e si intendono fra loro. Redlady ci ricorda di non dimenticare ... e Maggia ci dice come farlo.
benvenuta signora...Maggia
Mi aspetto un bel pò di traffico su questo post, ci sono parecchie cose da dire, non sono mai abbastanza.
ciao a tutti
Mi sono permesso di aggiungere al post una foto. Il campo di concentramento è noto tristemente a tutti, in un inter-rail di qualche anno fa siamo arrivati fino alle porte di quel cancello, siamo entrati....
OT: nessun problema per la foto...avrei voluto aggiungerla anch'io, per cui risulta davvero appropriata...
E' che devo ancora prendere familiarità con questa tecnologia, già il post è stata un'impresa ardua! scherzo...datemi tempo, vi stupirò!
un bacione!
grande l'introduzione di "se questo è un uomo" mi fa sempre venire la pelle d'oca. Se si dimentica, è un po' come non voler ammettere quanto è successo.
OT
benvenuta
Oltre a "Se questo è un'Uomo" di Primo Levi, io mi sono concesso la lettura di un libriccino sullE 50pag.."Una giornata fortunata di Ivan Denisovic". Quest'ultimo è ambientato nei campi Russi. E' impressionate la vita raccontata...ma soprattutto è che quelle 50pag raccontano una giornata considerata "Fortunata"
"Otto Adolf Eichmann, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo, in aereo e tradotto dinanzi al Tribuanale distrettuale di Gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di 15 imputazioni, avendo commesso "in concorso con altri", criminicontro l'umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista."
Per saperne di più, consiglio la lettura di LA BANALITA' DEL MALE - Eichmann a Gerusalemme - di Hannah Arendt (ed. Feltrinelli).
Hannah Arendt va a Gerusalemme come inviata del New Yorker ed assiste al processo e dai suoi articoli, ricollegati per dar vita al libro, emergono i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro al caso Eichmann. Egli appare più che come un demone o l'incarnazione del male, un grigio burocrate, un piccolo servitore, banale, appunto, che del male non ha la grandezza ma solo la perversione.
Non dimenticare, anzi ricordare e tramandare.. ricordare.. tramandare..
Ci sono altre cos che non vanno dimenticate e ricordate, ovviamente, smpre legate all'Olocausto..
Forse per alcuni di voi.. come per me a suo tempo, ci sono anche nuove cose da scoprire..
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