Tuesday, April 11, 2006

Un uomo e la sua storia..

Ho concluso da qualche giorno una affascinante lettura: Leonardo da Vinci: artista, scienziato, filosofo dello scritore e storico Francese Serge Bramly (ha pubblicato comunque molteplici opere che non si limitano alla storia o alle biografie).
Un libro affascinante, ripreso ed abbandonato più volte nella lettura data la grande mole di informazioni che vengono fornite all'interno delle sue pagine. Uno stile non sempre leggero ma sicuramente elegante. A tratti lo si potrebbe addirittura confondere con un trattato di storia dell'arte, a volte con un diario del tempo.
Indubbiamente, arrivati alla fine, come spesso accade, il dispiacere dovuto alla conclusione dell'ultima pagina è certamente grande, grande come l'uomo raccontato, descritto e fotografto nel suo tempo: Leonardo.

Figlio illegittimo di un notaio e per questo costretto a dedicarsi alle arti "minori" (all'epoca la pittura ecc.), Leonardo da Vinci è stato pittore, architetto, scultore, ingegnere, studioso di scienze naturali, anatomista... Con la sua straripante varietà di interessi e di studi si sottrae a ogni cliché, per rappresentare al meglio lo spirito del Rinascimento, lo sguardo di un'epoca sull'uomo, il mondo, la natura. Ma chi era davvero Leonardo? Schiacciata da un lato della dispersione disordinata delle sue molteplici attività, dall'altro dalla sbrigativa definizione di "genio", la sua vicenda umana è passata troppo spesso in secondo piano. Serge Bramly ha dedicato più di sei anni a studiare le settemila pagine di manoscritti lasciate da Leonardo (per non parlare degli archivi storici di mezzo pianeta) per poter, finalmente, fornire quel ritratto che mancava. Seguendo passo passo le sue controverse vicende personali e artistiche in un universo rinascimentale quanto mai sorprendente, nel suo ormai esemplare studio Bramly è riuscito contemporaneamente a oltrepassare il mito e a sottrarsi all'ambiguo fascino del genio, per restituirci l'infinita e ricca complessità dell'uomo.

Non avrei sicuramente trovato parole più giuste per descrivere questa interessantissima lettura, vi lascio con una delle immagini che mi ha colpito maggiormente: la gestualità era sempre al centro dell'opera pttorica di Leonardo, dava una componente dinamica al suo dipinto, cosa che altri, al suo tempo, non riuscivano assolutamente a padroneggiare.

Parigi, Louvre

1 Comments:

At 13/4/06 12:34 pm, Blogger StarPitti said...

Leonardo ha dipinto L'ultima cena. Chuck Norris l'ha mangiata.


C'era scritto anche questo alla fine?


cia

 

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