Friday, January 05, 2007

Gatto Gatto...

Leggevo tempo fa su Levysoft la spiegazione del Paradosso del Gatto imburrato, goliardica rivisitazione del Paradosso del Gatto di Schrödinger (Hψ = Eψ). La definizione presente su Wikipedia, sia del paradosso del gatto imburrato che quella vera di Schrödinger hanno infinite varianti, tutte alquanto curiose. Leggete per credere, chissà che non ne vengano fuori delle altre. Partendo da una dimostrazione per Assurdo si potrebbe giungere, mie piccoli Einstein, a nuove leggi fisiche, corollari e postulati.

Il paradosso del gatto imburrato è un falso paradosso, che dimostrerebbe come sia possibile arrivare al moto perpetuo. Tuttavia le due leggi sulle quali si basa il paradosso non hanno validità scientifica e, in particolare, una è stata inventata a scopo umoristico: il paradosso quindi non è tale.

Le due leggi alla base di questo paradosso sono:

  • Un gatto cade sempre sulle zampe (e mai sulla schiena);
  • Una fetta di pane imburrato cade sempre dalla parte del burro (derivata dalla Legge di Murphy);

Della seconda legge esiste anche una leggera variabile: La probabilità che una fetta di pane imburrata cada dalla parte del burro verso il basso su un tappeto nuovo è proporzionale al valore di quel tappeto.
Assunte queste due leggi come valide, basta prendere un gatto e legare una fetta di pane imburrato sul suo dorso (o cospargere di burro la schiena del gatto). Lasciando il gatto da un'altezza ipoteticamente infinita, il gatto tenderà a cadere sulle zampe, ed analogamente farà la fetta di pane imburrato, si creerà quindi un moto perpetuo in cui sia il gatto sia la fetta di pane continueranno a ruotare all'infinito.
Da questo sistema è possibile creare un motore: infatti collegando opportunamente un generatore all’insieme Pane Imburrato/Gatto, si può ottenere corrente elettrica di potenza proporzionale alla quantità di burro, all’area del pane e al valore del tappeto.

Se invece il gatto viene fatto cadere da un'altezza finita, per la stessa ragione è impossibile che tocchi terra né sulle zampe né sulla schiena, e quindi rimarrà a mezz'aria, realizzando un dispositivo antigravitazionale.


Ma passiamo al vero paradosso:

Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento ideale ideato da Erwin Schrödinger allo scopo di dimostrare come quella che era l'interpretazione classica della meccanica quantistica risultasse essere incompleta quando descriveva sistemi fisici in cui il livello subatomico interagisce con il livello macroscopico.

Si supponga di avere un gatto rinchiuso in una scatola e che esista un meccanismo per cui una fiala di veleno si rompa all'interno della scatola (avendo come effetto l'uccisione del gatto) se un atomo radioattivo decade.

Dopo un certo periodo di tempo, il gatto ha la stessa probabilità di essere morto quanto l'atomo di essere decaduto.

Visto che fino al momento dell'osservazione l'atomo esiste nei due stati sovrapposti, il gatto resta sia vivo che morto fino a quando non si apre la scatola, ossia non si compie un'osservazione.
Dal momento che una particella elementare possiede la capacità di collocarsi in diverse posizioni contemporaneamente, ed anche di esser dotata di quantità d'energia diverse al medesimo istante, le particelle subatomiche possoni essere considerate (nel microcosmo) come delocalizzate, ovvero si comportano come se stessero in più luoghi contemporaneamente. Viceversa, nel nostro universo macroscopico, un aggregatio di singole particelle non si comporta - ovviamente - individualmente, come la singola particella.

Pertanto, se non si apre il contenitore in cui alloggiano il gatto ed il marchingegno letale, non si potrà sapere che destino abbia avuto il gatto: di conseguenza, il gatto può - al contempo - esser considerato sia vivo che morto. Solo aprendo il contenitore (quindi, compiendo l'esperimento) si reperirà un gatto vivo o morto. Il paradosso, solo apparente, sta proprio qui: finché non si compie l'osservazione, il gatto può esser descritto indifferentemente come vivo o come morto.

Le particelle subatomiche che compongono la mia massa cerebrale si stanno delocalizzando assumendo comportamenti individuali...ed imprevedibili.

Tornando a noi, il "postulato" che si pone Boliboop potrebbe essere lecito...
Oggi 4 gennaio, nel 1961, Erwin Schrödinger muore. O forse no. Bisognerebbe aprire la bara.

Altra obiezione, ma se il gatto in questione fosse stato la mia Bonny,
Schrödinger sarebbe morto nell'istante in cui avesse tentato di introdurla nella scatola e non staremmo qua a disquisire... Gatto Gatto.

Corollario: La Bonny è sicuramente instabile e delocalizzata.

3 Comments:

At 7/1/07 3:59 pm, Blogger Union-Jack said...

per la fetta di pane non saprei.....il burro non lo mangio....pero' mio babbo ti puo' garantire che il gatto, se lanciato bene, con un movimento rotatorio....non atterra sempre sulle zampe.......

 
At 8/1/07 4:21 pm, Blogger Buridone said...

io chiamo l'ENPA e la LAV: scienza o fantasciena, qui c'è della crudeltà...

 
At 8/1/07 4:42 pm, Blogger Union-Jack said...

io parlo di esperimenti ora declassificati avvenuti 40 anni or sono nelle colline toscane.....lo so che il wwf non approverebbe.....

 

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