SMS in arrivo: "Chi beve non guida"
Vi riporto lo slogan apparso su tutti i giornali in questi giorni: «La vita non è un optional».
Prende il via una campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale del Governo e dell'Ania, in collaborazione con Tim, Vodafone, Wind e Tre (mamma cara, lette tutte e 4 di seguito fanno paura). Messaggi radiofonici, uno spot televisivo e un'ondata di sms, che sbarcherà sui telefonini dei giovani fra i 18 e i 35 anni nei prossimi fine settimana.
Devo ammettere che noi cittadini siamo sempre stati molto superficiali nei confronti degli effetti dell'alcol e della pericolosità che comporta la guida in stato di ebrezza.
Negli ultimi 2 anni i controlli si sono intensificati e i risultati credo siano innegabili. Ci siamo uniformati al normale standard europeo; ovviamente per noi italiani c'è stato bisogno della forza, della legge marziale, per raggiungere un minimo di senso civico sulla questione.
Mi cospargo il capo di cenere e mi metto davanti alla schiera di giovinastri che, in tour nel fine settimana, hanno macinato chilometri in "Parigi DaBar" improvvisate. Devo dire che, non è tanto il problema si assumersi la responsabilità di guidare in condizioni non idonee, ma immagginate se dopo una serata alcolica ci rendessimo responsabili di un incidente con morti e feriti. Credo che la nostra coscienza non ci permetterebbe di sopravvivere.
Mi trovo quindi in accordo con una campagna massiccia come quella in atto, per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che, già da molti anni, è stato affrontato con buoni risultati in Paesi come la Germania e la Francia. Debellarlo credo sarà impossibile ma è necessario fare il possibile per arginarlo e questa mi sembra una delle tante strade percorribili.
Detto questo, anche io, attraverso il blog voglio fare la mia parte; sforziamoci e beviamo un solo bicchiere, prendete esempio da ragazzi sotto nella foto che, pur divertendosi, sanno limitarsi.
Prende il via una campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale del Governo e dell'Ania, in collaborazione con Tim, Vodafone, Wind e Tre (mamma cara, lette tutte e 4 di seguito fanno paura). Messaggi radiofonici, uno spot televisivo e un'ondata di sms, che sbarcherà sui telefonini dei giovani fra i 18 e i 35 anni nei prossimi fine settimana.
Devo ammettere che noi cittadini siamo sempre stati molto superficiali nei confronti degli effetti dell'alcol e della pericolosità che comporta la guida in stato di ebrezza.
Negli ultimi 2 anni i controlli si sono intensificati e i risultati credo siano innegabili. Ci siamo uniformati al normale standard europeo; ovviamente per noi italiani c'è stato bisogno della forza, della legge marziale, per raggiungere un minimo di senso civico sulla questione.
Mi cospargo il capo di cenere e mi metto davanti alla schiera di giovinastri che, in tour nel fine settimana, hanno macinato chilometri in "Parigi DaBar" improvvisate. Devo dire che, non è tanto il problema si assumersi la responsabilità di guidare in condizioni non idonee, ma immagginate se dopo una serata alcolica ci rendessimo responsabili di un incidente con morti e feriti. Credo che la nostra coscienza non ci permetterebbe di sopravvivere.
Mi trovo quindi in accordo con una campagna massiccia come quella in atto, per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che, già da molti anni, è stato affrontato con buoni risultati in Paesi come la Germania e la Francia. Debellarlo credo sarà impossibile ma è necessario fare il possibile per arginarlo e questa mi sembra una delle tante strade percorribili.
Detto questo, anche io, attraverso il blog voglio fare la mia parte; sforziamoci e beviamo un solo bicchiere, prendete esempio da ragazzi sotto nella foto che, pur divertendosi, sanno limitarsi.
;-)ps: passatemi l'ironia finale, per il resto tutto è pienamente condivisibile e da prendere con serietà.
Colgo l'occasione per augurare a tutti Buone Ferie; i miei post riprendereanno dopo ferragosto.
[attualità]
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