Thursday, April 17, 2008

Un sistema senza limiti


[...] Una civiltà che pretende di abolire il limite è perduta, non solo perchè non riconosce i confini ecologici e sociali della sua avventura, ma perchè smarrisce il senso che solo il limite può attribuirle. E' quello che viene a mancare nell'insensatezza della crescita, generando una instabilità e un'aggressività endemica. [...]

Non è il progresso tecnico la causa del venir meno dei fini, ma è il suo asservimento all'accumulazione capitalistica. Quella sintesi di tecnica e di mercato che ha costituito il segreto del trionfo capitalistico ne rappresenta oggi la prigione. Non è vero che la tecnica prescrive di fare tutto ciò che è fattibile. Essa prescrive di fare tutto ciò che è profittevole. Il problema, allora, non è quello di sottrarsi alla tecnica, ma di sottrarre la tecnica alle leggi del mercato, ponendola al servizio della conoscenza. In questo senso l'equilibrio ecologico, l'arresto della crescita economica dell'avere, sterile ed autodistruttiva, è la premessa necessaria di un umanesimo trascendente inteso allo sviluppo esistenziale della specie umana.

da Il capitalismo ha i secoli contati di Giorgio Ruffolo - Einaudi, 2008

0 Comments:

Post a Comment

<< Home