Friday, December 28, 2007

Senza parole.......


Dal Corriere della Sera (28/12/2007)

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Un inceneritore in Germania per bruciare i rifiuti di Napoli
Trasferire l’immondizia costa meno che smaltirla qui

Il denaro non ha odore: fin dai tempi di Vespasiano è questa una specie di legge universale. Ma perfino l’immondizia, in alcuni casi, riesce a smettere di puzzare. Succede quando si trasforma in moneta sonante. Ecco perché mentre in Campania non sanno più dove metterlo, il pattume, con il nauseabondo serpentone di cinque milioni di «ecoballe» (niente altro che enormi blocchi di immondizia impacchettata: cos’avranno di «eco»?) che si allunga ogni giorno di più e i cumuli di rifiuti che hanno ripreso a bruciare ammorbando l’aria, in Germania c’è qualcuno che accoglierebbe a braccia aperte la spazzatura Made in Napoli.
Chi può avere avuto un’idea tanto pazzesca? Remondis, la più grande azienda tedesca che opera nel campo dello smaltimento dei rifiuti, avrebbe dato la propria disponibilità a realizzare in un’area della Renania ai confini con il Lussemburgo un inceneritore per bruciare tutta l’immondizia della Campania producendo elettricità. Ipotesi che potrebbe essere considerata davvero assurda, e come tale sarebbe stata già liquidata dai responsabili dell’emergenza rifiuti in Campania. Assurda, naturalmente, se la situazione non fosse però ancora più assurda. L’emergenza rifiuti in Campania va avanti da quattordici anni, durante i quali sono stati letteralmente gettati al vento due miliardi di euro. Da ben sette anni, preso atto che non si riuscivano a fare gli inceneritori, preso atto che le discariche erano piene, e preso atto che la camorra controllava (e controlla?) ormai gran parte del ciclo, si è deciso di mandare una parte della spazzatura nel Nord Italia e all’estero: destinazione Germania. Dove l’immondizia della Campania, da sette anni, già ora viene regolarmente bruciata in appositi impianti.
Ogni giorno la spazzatura viene caricata sui treni della Ecolog, una divisione delle Ferrovie, e spedita al di là del Brennero per essere smaltita negli inceneritori tedeschi della Remondis, che in questa operazione è partner di Fs. Naturalmente ne viene esportata giornalmente soltanto una parte: un migliaio di tonnellate sulle 7.500 prodotte (anche se il quantitativo è stato raddoppiato). E naturalmente non gratis. L’export di pattume costa a tutti noi 215 euro la tonnellata per il cosiddetto «tal quale», che sarebbero i classici sacchetti di rifiuti indistinti: 400 mila euro al giorno, ai ritmi attuali. Metà va per il trasporto (quindi in qualche modo torna allo Stato) e metà a chi la smaltisce: con l’apparente contraddizione che siamo noi a fornire ai tedeschi, pagando di tasca nostra, la materia prima per fare energia elettrica.
Il bello è che il costo per esportare in Germania, pur essendo ben superiore a quello dello smaltimento in discarica nel resto dell’Italia, è nettamente inferiore a quello che il commissariato per l’emergenza spende per smaltirli in Campania, quei rifiuti. Il prezzo va da un minimo di 290 euro a tonnellata fino a cifre imprecisate, persino, ha calcolato qualcuno, non inferiori a 1.000 euro. Com’è possibile? Per prima cosa c’è il costo della trasformazione nelle famose «ecoballe»: 120 euro la tonnellata. Poi c’è il trasporto con i camion sui terreni dove queste «ecoballe» vengono parcheggiate: altri 20 euro. Quindi il costo dello stoccaggio provvisorio: 150 euro. Provvisorio, però, si fa per dire. Perché siccome non ci sono gli inceneritori, quelle ecoballe stazionano per anni su terreni acquistati o presi in affitto a caro prezzo: 250 ettari di territorio campano sono ormai completamente occupati. Più stanno, più il costo sale. E dato che le prime «ecoballe» sono lì dal 2001, fate voi i conti.
La cosa è talmente eclatante che il direttore generale del ministero dell’Ambiente Gianfranco Mascazzini, considerato papabile per il posto di commissario straordinario fino a oggi occupato dal prefetto di Napoli Alessandro Pansa, non si capacita di come sia possibile che costi meno spedire l’immondizia in Germania piuttosto che tenersela in Campania. E non si capacita al punto da aver messo in moto i carabinieri perché compiano le necessarie verifiche. Quando la risposta ai suoi interrogativi è sotto gli occhi di tutti, e sta nella follia di un sistema che invece di bruciare la spazzatura polverizza milioni di euro al giorno.
Domanda: e gli inceneritori dei quali da 14 anni non si vede nemmeno l’ombra? L’appalto ce l’aveva la Fibe, del gruppo Impregilo, incaricata anche di fabbricare le «ecoballe». Ce l’aveva, appunto, perché il contratto è stato risolto. Uno dei due inceneritori, quello di Acerra, sarebbe comunque quasi pronto. Meglio, potrebbe funzionare fra meno di un anno. Ma c’è un particolare: non può bruciare le «ecoballe» prodotte in Campania, perché mancano le specifiche tecniche. E allora? Allora si sono fatti avanti i tedeschi, con la loro idea «pazzesca ». Bruciare in Germania non una parte della spazzatura della Campania, come oggi, ma tutta quanta, con un impianto nuovo di zecca da 100 megawatt destinato solo a quello scopo, avendo la garanzia di un contratto di 15 anni e a un prezzo molto più basso di quello attuale.

Per tutta risposta a novembre è stata bandita la nuova gara per completare gli inceneritori e sostituire Fibe. Sono arrivate offerte dalla francese Veolia, dalla spagnola Abertis (quella che si doveva fondere con Autostrade) e dall’Asm di Brescia, che da trent’anni riscalda la città bruciandone i rifiuti. Ma se ne verrà mai a capo?


Sergio Rizzo


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Lascio a Voi qualsiasi commento.....

Wednesday, December 26, 2007

Guangzhou -Vita metropoliana

Mercoledì 26 Dicembre.

Buongiorno a tutti dalla terra delle Lanterne Rosse.

Atterrato a Guangzhou, dopo un volo di 12 ore mi accorgo subito che qui è tutto un altro mondo. 3 moduli da compilare:
1- Dichiarazione sanitaria (all'ingresso sono presenti rilevatori termici della temperatura corporea di ciascuno);
2- Dichiarazione per la dogana;
3- Modulo per l'ufficio immigrazione.

Fortunatamente il volo è l'unico a quell'ora (6 di mattina), i bagagli tra i primi ad uscire, ma una volta recuperati mi accorgo che entrambi sono stati forzati. Controllo subito. Non manca nulla. Protesto con l'ufficio "lost&found". Mi liquidano senza problemi, la risposta: "Sei capitato in un controllo campione. Qui è così, non ci sono altre soluzioni."

I tassisti non parlano inglese, e quindi caccia alla "i" della salvezza. Mi trascrivono l'indirizzo dell'hotel in cinese. Finalmente un taxi e via in hotel. La stanchezza si fa sentire e una volta in hotel ci si accascia sul letto.

Alcuni scatti presi in questi giorni.
Guanzhou -Panoramica-









Guangzhou, è una ridente cittadina di circa 14.000.000 di abitanti. Al momento nemmeno loro sanno quanti sono e quanto è grande la citta. Cercando di dialogare con le pochissime persone che sanno un po' di inglese capiamo che la struttura amministrativa è la seguente:
Sindaco
Distretti
Sotto-distretti
Aree
Quartieri
Tutti con uffici preposti alle pratiche.

La posizione è nell'area sud orientale della Cina. Ad un tiro di schioppo (2h) di treno da Hong Kong e Macau. Posizione strategica per il commercio e l'import / export.
Nonostante H.K. sia ritornata, dopo anni di "dominio" inglese, parte dela Cina, non è considerata tale. Non esiste libero accesso ad H.K. per la popolazione Cinese (al contrario di noi Europei). Anche la lingua scritta (che per noi potrebbe sembrare uguale) è differente. Ad Hong Kong utilizzano ideogrammi complessi con origini al cinese antico. La Cina, al contrario, adotta oggi una serie semplificata degli stessi

Alcune fonti parlano di un'area urbana di c.a. 16.000km2, ciò che impressiona è il traffico ed il contrasto tra passato e presente. Mediamente ogni tratta in taxi non è mai inferiore ai 40min. Il traffico è selvaggio, il codice stradale un "qualche cosa di indicativo". Qui vige la legge del più forte / furbo. Di seguito alcuni scatti "urbani" durante una corsa in taxi:
"Ferramenta"









"Costruzioni a lato delle Tangenziali"

Il piano regolatore non si preoccupa molto di eventuali disturbi arrecati agli inquilini dei palazzi adiacenti alle vie maggiore comunicazione.

Il traffico come già detto è caotico e continuo 24h su 24h. Qui non ci si ferma mai, si lavora sempre. E se ci sono feste in vista....beh il week end precedente i giorni di festa si lavora.

This is China. Se vogliamo sopravvivere bisogna mandargli un po' di sindcati....di seguito un riparazione in tipico stile legge 626 sicurezza sul lavoro:
"Ma la 626??"





"Un cinese in coma"










A presto!!

Monday, December 24, 2007

Tanti auguri a..

Queste parole le sento più vere che mai, ora.. a distanza di un paio d'anni..

Un brindisi a tutte le persone vicine, a quelle che ti vogliono per quello che sei e per quello che dai..
Un brindisi a chi ancora riesce a farti sognare, e a chi ti ricatapulta nella realtà con la sua pragmaticità..
Un brindisi a chi ti sostiene sempre e a chi ti spinge avanti, nei giorni e, ormai, negli anni.
Un brindisi alla dolcezza delle parole di questo post..

Un grazie a tutti quelli che ho appena citato! :-)

Paolo
E come ormai da tradizione.. ecco il filamto degli auguri della Ciurma del Diario del Capitano..
Come sempre, chi è stato omesso, mi perdonerà... è Natale..

Buon Natale alla Ciurma

Un saluto alla ciurma tutta ed i miei migliori auguri per un Sereno Natale. Spero che gli auguri arrivino, e se avrò conferma dell'avvenuta pubblicazione del post, ne seguiranno altri con foto e commenti.

Per adesso un saluto e nuovamente auguri a tutti!

Saturday, December 22, 2007

Frammenti di Natale africano



E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

Sunday, December 09, 2007

Best hits: Dicembre

Dicembre, poche cose degne di nota, alcune sono in questo post.. altre si sentono continuamente per radio.. quindi non sto ad annoiarvi con il "pezzone del momento" (anche se non sembrerebbe così). Commerciale, melodica, rock (ma è riduttivo) e una chicca... cosa posso fare di più per voi a Natale?! A presto..

Emigrate - New Yourk city.
Tratto dall'album Emigrate appunto.. credo che alcuni si accorgeranno del fatto che questa non è una voce sconosciuta del panoramam rock (declinato nelle forme black, death, speed ecc..). Se piace il gnere (più commerciale comunque) questo è un album da avere. Rammstein non vi dice nulla... :-)


Britney Spears - Piece of me.
Dall'album Blackout. Non aggiungo altro, questo è l'unico brano che incontra il mio gusto.


Timbaland feat One republic - Apologize
Dall'album Shock value. Io preferisco la versione video che inserisco quì sotto, però vi lascio anche il link al video originale. Musicalmente ben costruita, commercialissima, quietamente dance.. ma pensare di ballarla guancia a guancia con un pippuz di pregio non vi fa pensare che questa sia la canzone giusta?!?!?


Chicca per gli appassionati...
Subsonica - Piombo.
Dall'album L'eclissi. Un bellissimo backstage della creazione di un brano. Non è ancora uscito come singolo tratto dall'album ma credo che sia una delle prossime uscite. Bazzicando su you tube ho trovato questo.. a voi...