Thursday, February 22, 2007

ANVEDI! SE MENANO!!

Se il Comune diventa ring...

Pare proprio che il portavoce del Sindaco del Comune di Cento abbia un modo di comunicare tutto suo: già famoso per la secchiata di letame addosso a Canelli, ora prende a insulti e calci il Vicesindaco, ovvero praticamente il suo datore di lavoro. Verrebbe da dire "tanto bello quanto intelligente". Che tristezza, povere istituzioni locali, prese a pedate nei....Ok, siamo per carnevale, va bene, però....
Sintetizzo brevemente i fatti come li abbiamo letti sui giornali e come ce li hanno riferiti alcuni presenti. Alberti incontra in Comune Gallerani, in presenza del Sindaco, e iniziano a discutere su questioni (pare) di secondaria importanza, quando (non è del tutto chiaro il perchè) Gallerani ha preso a spintoni Alberti e alla fine gli ha tirato un paio di schiaffi e un calcio. Intanto gli impiegati che, sentento i rumori, si sono affacciati dagli uffici, hanno chiamato il 112. I carabinieri sono arrivati ed hanno accompagnato Alberti in ospedale per un controllo, dopodichè lui si è recato in caserma per la denuncia. Questa la "cronaca".
Gallerani minimizza, parlando di semplice discussione "maschia", Alberti dichiara "in Comune o lui o io". Considerando che Alberti è il Vicesindaco e Gallerani portavoce di Tuzet, la convivenza la vedo un po' stretta. Che dire? Siamo amministrati dalla ditta "TopoGigio & amici dei fumetti", temo, perchè questi sono veramente episodi che hanno qualcosa di surreale. Ok, la politica italiana non è nuova ad alterchi anche maneschi in parlamento, ma di solito ci si menava tra comunisti e missini, to', non tra due dello stesso partito, non tra Vicesindaco e dipendente comunale! Facciamo un esperimento: andate dal vostro capo e anche voi, chessò, dategli due sberle, o una martellata su un dito, poi fate un post e raccontateci com'è andata!
Lascio agli internauti ogni ulteriore commento (anche se l'episodio si commenta da sè). Ecco una sintesi dell'articolo del Resto del Carlino relativo alla vicenda (il titolo linka all'articolo intero):
CENTO, RISSA IN COMUNE
VICESINDACO RICOVERATO
AN CHIEDE LE DIMISSIONI
La lite è scoppiata tra Alberto Alberti e Mirco Gallerani, portavoce del sindaco. Dopo la rissa, che ha scatenato le proteste di maggioranza ed opposizione, è stata sporta denuncia per aggressione da Alberti. An ha chiesto le dimissioni di Gallerani

Cento, 21 febbraio 2007 - E' ormai un caso politico: le botte tra il vicesindaco di Cento, Alberto Alberti e Mirco Gallerani, portavoce del sindaco, sono al centro di un'aspra polemica nella cittadina ferrarese.
Dopo la zuffa, oggi la segreteria di An di Cento, il partito di riferimento della giunta e del sindaco Flavio Tuzet e dello stesso portavoce-addetto stampa Gallerani, ''solidarizzando'' con il vicesindaco Alberti, ha chiesto formalmente ''la sospensione cautelare del responsabile di questi inaccettabili ed inqualificabili fatti, in attesa dell'inevitabile procedimento disciplinare da parte dell' Amministrazione comunale di Cento''.
Lo scontro è avvenuto ieri mattina, nell'ufficio del sindaco nel municipio di Cento, e oggi ha registrato le reazioni del mondo politico centese e anche ferrarese, visto che a Ferrara lo stesso consiglio provinciale ha espresso solidarietà al vicesidaco Alberti, che ha anche il ruolo di consigliere provinciale.
[...] la zuffa (qualche spinta, un paio di schiaffi e persino un violento calcio ben assestati da Gallerani ad Alberti), è stata l'epilogo di una discussione cui ha fatto da testimone lo stesso sindaco.
Il sindaco ora dovrà valutare, dopo aver sentito i due protagonisti, cosa fare e che posizione istituzionale e politica adottare. La lite è degenerata a tal punto che e' stato necessario l'intervento dei carabinieri, un ricovero in ospedale di Alberti e la denuncia per aggressione.


Tuesday, February 20, 2007

Ieri, Oggi e ....

Ieri



Oggi



Mi sembrerà di viaggiare io e te
con la stessa valigia in due
dividendo tutto sempre.
Normalmente....


Saturday, February 17, 2007

Ne hanno ammazzato due.

Giudice la fa abortire: pensa morte
Torino, ragazzina 13enne in psichiatria

Una ragazzina è stata costretta ad abortire dal giudice tutelare del Tribunale dei minori di Torino perché i suoi genitori si opponevano alla gravidanza. Ora la giovane, 13 anni, si trova ricoverata in psichiatria nell'ospedale Regina Margherita, dove è stata portata d'urgenza dopo aver minacciato di togliersi la vita perché voleva tenere il bambino. La legge non consente a una minorenne di decidere se abortire o meno.
L'incredibile vicenda è stata raccontata dal quotidiano La Stampa. La giovane, che aspettava un figlio dal suo fidanzatino 15enne, si è opposta con tutte le sue forze ai genitori che la ritenevano troppo piccola per avere un figlio, ma alla fine ha dovuto cedere di fronte alla legge.
Dopo l'intervento la ragazzina ha minacciato di togliersi la vita e per lei è stato disposto un ricovero d'urgenza in psichiatria.
''Il nascituro è una vita e io sono per la difesa della vita in qualunque situazione'', ha detto Severino Poletto, arcivescovo di Torino, commentando il caso. ''La società deve farsi carico anche di questa creatura. Io non condivido la scorciatoia dell'aborto, ma questo non ci deve impedire - ha anche detto il cardinale - di riflettere: anziché innalzare barricate e declamare slogan, dobbiamo fare tutti un passo indietro e chiederci come mai sia potuto accadere a 13 anni''.
"Le mamme dovrebbero far sentire la loro voce, così non succederebbero più cose del genere che rovinano per sempre la vita di una ragazza", gli ha fatto eco una suora del Centro servizi vincenziani di Torino. "Sono traumi - ha spiegato - che segnano una ragazza per tutta la vita. Non sanno il dolore che le hanno provocato e la violenza che le hanno fatto. Dovevano farle avere il bimbo e poi seguirla oppure scegliere la strada dell'adozione. Ma in questo modo si sono distrutte due vite".



Thursday, February 15, 2007

EVERYMAN di Philip Roth

"Puoi superare qualunque cosa - gli stava dicendo Phoebe -, anche se la fiducia è stata tradita, se ti viene confessato. Allora diventate compagni di vita in un modo diverso, ma è sempre possibile rimanere compagni. Ma mentire...mentire significa esercitare un meschino, spregevole controllo sull'altra persona. Significa permettere che l'altra persona agisca in base a informazioni incomplete...lasciare, in altre parole, che si umili. Mentire è comunissimo e tuttavia, se sei dalla parte alla quale si mente, è una cosa veramente sbalorditiva. Le persone tradite da voi bugiardi sopportano una crescente lista di offese finchè voi stessi, in realtà, non potete fare a meno di perdere la stima che avete di loro, no? Sono certa che i bugiardi abili e insistenti e subdoli come te arrivano a pensare che è la persona infinocchiata, e non tu, quella che sembra avere i limiti più grossi. Forse tu non credi nemmeno di mentire...Per te è una gentilezza risparmiare i sentimenti della tua povera e asessuata compagna. Forse tu credi che le tue menzogne abbiano la antura della virtù, siano un atto di generosità verso q uella scema che ti ama. O forse non è nient'altro: solo una menzogna, cazzo, una menzogna dopo l'altra.
[...]
Phoebe lo buttò fuori di casa la sera dopo il funerale di sua madre, divorziarono dopo aver raggiunto un accordo finanziario, e poichè non sapeva che altro fare per dare un senso all'accaduto o in quale altro modo dimostrarsi responsabile qualche mese dopo sposò Merete. Poichè aveva rovinato tutto a causa di questa donna che aveva la metà dei suoi anni, sembrava solo logico andare avanti e rimettere tutto in ordine facendo di lei la sua terza moglie: da uomo coniugato non era mai stato così furbo da commettere adulterio o innamorarsi di una donna che non era libera."

Piccola anticipazione dell'ultimo ansiogenissimo romanzo di Roth, naturlamente imperdibile.
Everyman è ciascuno di noi nella proiezione di ciò che nessuno vorrebbe mai diventare: un corpo che si ammala e invecchia, è il confronto con la quotidianità della vita che galoppa verso l'unica esperienza che ci accomuna e ci terrorizza.
Non è allegro, questo ultimo Roth, ma è vibrante come sempre.

EVERYMAN, Philip Roth ed. Einaudi 2007

Photoblogging


Giusto per passarmi il tempo.. e buttarne via parecchio.. ho creato questo spazio nel qule condividere con altri le immagini che io ritengo più belle o più apprezzabili. La piattaforma dalla quale sono partito è Pixelpost 1.5 (pixelpost.org), simpatico script in PHP che implementa diverse funzioni dedicate all'imaging (librerie GD per creazione miniature ecc..). Poi mi sono dato un po da fare con Ajax e Javascript per dare anche una forma piacevole a questo contenitore. A parte queste menate prettamente informatiche spero che apprezziate il lavoro e soprattutto le immagini all'interno. Molte foto è possibile scoprire dove sono state fatte grazie all'utilizzo di Gmap (grazie alle API key) e scoprire anche come sono state fatte grazie ai dati exif dell'immagine. Sperando di non aver annoiato nessuno... vi auguro buona navigazione.

P.S.: se vi piace.. cliccate sulla stellina che trovate sotto ogni foto.. e votate.. votate.. votate.. ciao ciao..

Link utili per chi vuole vedere altri photoblog o pubblicizzare il proprio:

Wednesday, February 14, 2007

Buon San Valentino

Mi stavo quasi per dimenticare... non può mancare anche quest'anno il mio caro amico Charlie Brown.

Buon San Valentino mie cari romanticoni!

Monday, February 05, 2007

La Repubblica delle Banane


L'ultrà Matarrese:
«Il calcio non può chiudere, i morti sono parte del sistema. La Fiat per rilanciarsi non si è certo fermata...», ha detto Matarrese, intervistato da Radio Capital. «Noi – ha proseguito il presidente di Lega - siamo addolorati, ma lo spettacolo deve continuare. I morti del sistema calcistico purtroppo fanno parte di questo grandissimo movimento che le forze dell'ordine ancora non riescono a controllare. In realtà non si è trovato ancora un equilibrio economico che consenta alle società di affrontare ulteriori spese».

I morti del sistema calcistico, avete capito? Perchè questo è un sistema e ai padroni scoccia quando fa pubblicamente cilecca. Questa che avete letto è una confessione, Matarrese non ne poteva più e l'ha dovuto dire.... poverino, un pò lo capisco. Perchè essere il Presidente di un sistema malato non è certamente edificante. L'ignoranza è la vera padrona del sistema, e i suoi soldati, Ultrà o Presidenti che siano, sono i carnefici.



Fonti: Macchianera | Artefatti