Friday, December 29, 2006

La Scuriona sotto l'Albero 2006


Evento immacanbile "La Scuriona sotto l'Albero" svoltosi il 16 dicembre all'Antica Osteria da Cencio.
Il menù, curato da Gabriele ed Alex, ha stupito ancora una volta, mentre la cantina, grazie al nostro Oste "XBacco", ci ha entusiasmato con un grande vino d'eccellenza senza voler sminuire le altre bottiglie.
Buon Natale e.... al prossimo anno sotto l'Albero.
"Bravi tutti!"
Antipasto
Cestino di parmigiano con Spuma alla Prodi, anelli di Parma alla Berlusconi (con miele di castagno) e Casini di pane dorati
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Primi
Gnocchi di patate con pere, parmigiano fuso e aceto balsamico tradizionale di Modena
Risotto del delta del Pò all'Amarone della Valpolicella
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Secondi
Filettini di maiale con Belga e crema di Fourmet d'Ambert affinato al Soutern
Filetto al pepe rosa con verdure e patate al forno
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Dolci
Crema Catalana e Parfait ghiacciato alla grappa con gelatina all'arancio


Vini

Franciacorta - Cabochon Rosè Brut 2001 Monterossa

Sassella Superiore - "Le Tense" 2002 Nino Negri

Barolo - Sperss 1994 Gaja

Vin Santo - 1991 Luigi D'Alessandro












Tuesday, December 26, 2006

Verità e Menzogna


Solo un consiglio: andatelo a vedere! Per intanto, ecco la rencensione...

"The Prestige"

Nodi insolubili

Un film da novero dei classici moderni, come e più di altri degli ultimi decenni. Esagerato? Forse. Ma tutto è di una tale precisione, fantasia e intensità che sembra davvero di assistere a un gioco di prestigio.Siamo in balia della storia, e dei suoi interpreti, impressionanti anch'essi: Caine e Bale sono a livelli di eccellenza - con Jackman un gradino sotto, ma in crescendo (esploso come bello e rude ormai si sta costruendo una versatilità discreta e sta crescendo anche quanto a capacità attoriali... Quando riuscirà a dare spessore e continuità sarà ottimo. Ancora un po' di pazienza!) - e profondono un carisma che solo l'eterno 'Duca Bianco' Bowie riesce ad offuscare."Presentazioni" su "presentazioni", per un susseguirsi di "Colpi di scena" che non perdono di corpo o di effetto per il solo moltiplicarsi. Onore al merito quindi, per la costruzione (è proprio il caso di dirlo, considerato che i nostri più che maghi appaiono soprattutto ingegneri e scienziati) di una sceneggiatura che segue le regole che detta e ci mostra un gioco di specchi e di inganni, a più livelli, interni e palesi, un gioco anche di scritture e di protagonisti, nel quale i fruitori, il pubblico, solo in maniera accessoria è quello pagante.Preparatevi quindi ad assistere a una guerra più cruenta di altre più banalmente esplicitate, combattuta con freddezza e calcolo, sempre lasciando indizi che possano rendere la sconfitta una beffa e la vittoria un contrappasso più crudele in una costante ricerca di risposte strumentale e fittizia, mirata all'ottenimento di una gratificazione superiore per il proprio ego.Ma non c'è morale, per quanto se ne intravedano i lembi, c'è solo lo spettacolo e la conclusione di un meraviglioso artificio preparato a lungo, un definitivo ed inappellabile "Prestige".



Saturday, December 23, 2006

Tanti auguri a....


Spero di non aver dimenticato nessuno.. e anche se lo avessi fatto.. mi perdonerà sicuramente, è Natale..

Friday, December 22, 2006

IL SOLITO "AUGURIO"...

Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.
[...]
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti si sta schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fai attenzione.
Cerca di essere felice.


Trovata nell'antica chiesa di San Paolo, Baltimora, 1692

Saturday, December 16, 2006

UNO STATO PARTICOLARE DI DISORDINE di Ken Kalfus

"Quel momento sarebbe durato per sempre, oppure solo fino a quando tutto quello che conteneva non fosse andato completamente distrutto."
A chi piacciono i libri cattivi. A me, sì.
Joyce e Marshall sono marito e moglie e stanno divorziando. La mattina dell’11 settembre Joyce avrebbe dovuto prendere il volo United 93 per andare a una riunione in California. La mattina dell’11 settembre suo marito Marshall avrebbe dovuto essere in ufficio, all’83° piano delle Torri Gemelle.
La riunione di Joyce salta; Marshall si attarda a parlare con l’insegnante del figlio e e fa tardi al lavoro. Entrambi, per caso, hanno salva la vita ma, per un istante, entrambi provano gioia al pensiero della perdita dell'altro.
Sono superstiti degli attacchi terroristici ma non potranno scappare dal loro personale, devastante conflitto: il divorzio che stanno vivendo.
Ken Kalfus, giovane autore americano, fa scorrere odio furente in ogni pagina del romanzo: è l'odio di chi si sta lasciando, di chi seppellisce un sentimento di cui non ricorda più nulla, è l'odio di chi si muove con lo scopo preciso di arrecare danno all'altro. Ed è l'odio del "nostro" mondo contro l'altro da sè, arabi, iracheni, afghani e tutti quelli che sono "amici dei nostri nemici o nemici dei nostri amici". In quell'assurdo autunno del 2001 tutti i cittadini del mondo provarono sgomento e paura e in ragione di ciò furono disposti ad assecondare guerre preventive e assurdi, inutili, restringimenti della loro libertà personale. E c'è smarrimento nei protagonisti quando si rendono conto di non sapere più i motivi che hanno causato quello che accade, guerra e divorzio che sia. E disagio quando, per pochi barlumi di lucidità, ci si rende conto di come il male non sia casuale ma predeterminato da chi ha interesse a che il male avvenga (avvocati divorzisti o trafficanti di armi che siano). Un libro-metafora sul vivere di oggi e sulle somiglianze tra i micromondi ai quali cerchiamo di sopravvivere e i macromondi che cerchiamo di capire, come la piccola Viola cerca di comprendere il motivo per cui i genitori non si danno mai neanche un bacio.

Thursday, December 14, 2006

Dittatori

I DITTATORI SONO LIBERI PERCHE' RENDONO SCHIAVO IL POPOLO



Tuesday, December 12, 2006

A Elena che non c'è più

CHI AMAMMO E PERDEMMO
NON E' PIU' LA' DOVE ERA PRIMA
MA E' DAPPERTUTTO DOVE SIAMO NOI.

S. Crisostomo
Elena aveva 33 anni, era psicologa e lavorava nelle scuole con gli adolescenti. Era magrissima, lunghi capelli biondi, la sigaretta sempre accesa. L'anno scorso aveva viaggiato in India con due amici e il sacco a pelo ed era fierissima del poco con cui era partita e di tutto quello con cui era tornata. Abitava a Milano in quella che io, scherzando, chiamavo una comune. Forse avrebbe comprato casa. Ultimamente un ragazzo conosciuto ad una festa la faceva impazzire con messaggi discontinui. Dieci giorni fa è stata investita da un tram. Elena era mia amica.